Storia del Bultaco Sherpa T ed evento per il 50° anniversario

Aree molto buone!
Le moto da trial scenderanno ancora una volta sull’asfalto del Circuit de Barcelona-Catalunya, ma questa volta in esclusiva per il marchio Bultaco e più precisamente per i modelli Sherpa T.
Il 2015 segna il 50° anniversario della creazione di uno dei modelli più leggendari di Bultaco, lo Sherpa T. La regina del trial, una moto che ha segnato un prima e un dopo nella storia della disciplina e che è rimasta in produzione, nelle sue molteplici versioni, per quasi 20 anni.
È per questo motivo che, dal MUSEO MOTOCICLISTICO di Barcellona e dal MOTOCAT, vogliamo rendergli un omaggio speciale. Si svolgerà l’11 e il 12 luglio, in concomitanza con la celebrazione della 24 Ore di motociclismo al Circuit de Barcelona-Catalunya. Un weekend dedicato a tutte le “bultaquistas”, che inizierà il sabato con una cena di benvenuto e si concluderà domenica con una magnifica festa in circuito: grande esposizione di modelli Sherpa T, esibizione di trial classici, riunione di piloti e membri della fabbrica Bultaco…
Ci auguriamo che partecipino piloti eccezionali del marchio e protagonisti della storia dello Sherpa T: Sammy Miller, Martin Lampkin, Malcolm Rathmell, Bernie Schreiber, Yrjö Vesterinen, ecc. e anche tutti i piloti eccezionali del nostro paese: Ignacio Bultó, Manuel Soler, Toni Gorgot, ecc.
Un must per tutti gli amanti del Classic Trial e in particolare dei Bultaquistas
Ma non è questo che voglio commentare in questo nuovo post, lo farò solo ed esclusivamente sulla regina del processo, “la sherpa”.
Nel 1960 Bultaco lanciò una motocicletta derivata dalla Tralla 101 stradale (il primo modello del marchio ad apparire nel 1959): la Sherpa N, una motocicletta progettata per l’uso rurale in zone con strade dissestate. Questa bici può essere considerata la prima prova Bultaco.
Poco dopo, Francisco Javier Bultó, fondatore e proprietario di Bultaco, iniziò a organizzare il “Trial de San Antonio” nella sua fattoria di famiglia a San Antonio en Cunit. Era soprattutto una festa per la gente di Bultaco. Potresti partecipare con tutti i tipi di moto adattate: Tralla, Sherpa N, ecc. In seguito, Bultó organizzò delle escursioni con i suoi piloti, per sperimentare per questo test, partendo da un “prototipo” che avrebbero adattato sul campo. Questa moto sarebbe stata l’origine di quella che anni dopo sarebbe diventata la Sherpa T.
Nel 1962, i nipoti di Bultó: Juan Soler Bultó e Oriol Puig Bultó, parteciparono ad una sperimentazione organizzata dalla FIM a Parigi con l’intento di promuovere questo sport nel continente (poiché a quel tempo era praticato poco più che nelle isole britanniche), al fine di indagare sul campo quella disciplina sconosciuta e migliorare i prototipi del marchio. Già nel 1963, Oriol Puig Bultó partecipò alla Scottish (6 Days of Scottish Trial) per testare i nuovi prototipi più evoluti. Si ritira, ma il re del trial dell’epoca, Sammy Miller, si interessò a quelle moto a due tempi, sorpreso sia dalla loro leggerezza che dalla vivacità del motore.
Sebbene in Catalogna fossero già stati organizzati alcuni processi (a parte quelli di San Antonio), il 1964 può essere considerato come l’anno dell’inizio di questa modalità nel nostro paese, soprattutto dopo la celebrazione a Barcellona del “I Trial del Tibidabo” il 1° novembre dello stesso anno. Poco prima che ciò accadesse, quell’estate, la Sherpa T aveva prodotto birra nella tenuta di Bultó.
Comunque sia, sta di fatto che Sammy Miller si trovava a Cunit, nella fattoria di San Antonio, nell’estate del 1964, per testare il prototipo che Don Paco Bultó aveva preparato per lui, suggerendo alcune modifiche.
Al termine di queste sessioni, Sammy Miller disse di trovarsi a suo agio su quella moto leggeritissima, firmò un contratto con Bultaco e promise di collaborare alla progettazione di una moto da trial che avrebbe superato le pesanti quattro tempi inglesi.
Lo Sherpa T, questo il nome dato al nuovo modello Bultaco, fu presentato ufficialmente alla mostra di Earls Court del 1964 a Londra. Quel Natale, Sammy Miller lo presentò in anteprima in concorso. La versione definitiva fu pubblicata per la prima volta in un saggio sulla rivista Motor Cycling, il 16 gennaio 1965, e la sua presentazione ufficiale avvenne al Motor Show (in quegli anni era una combinazione di auto e moto) della Fiera di Barcellona dello stesso anno.
Dal 1966 l’espansione della Sherpa T fu inarrestabile, raggiungendo più di 500 vittorie e 30 campionati statali in diversi paesi, che fecero schizzare alle stelle la domanda, raggiungendo in tutto il mondo 20.042 unità in quello stesso anno (questa cifra di vendita non fu superata fino al 1973, con 23.149 unità vendute). Infatti, alla fine degli anni ’60, gli sherpa di prova rappresentavano oltre il 90% della produzione di Bultaco.
La nascita di questa bici segna un prima e un dopo. Con la Sherpa T arrivò la grande rivoluzione e l’espansione internazionale del trial, poiché per la prima volta furono disponibili moto leggere, divertenti ed efficienti.
Nel corso degli anni, lo Sherpa T ha subito profonde trasformazioni per mantenere la sua leadership tecnologica. Nel 1965 fu commercializzata la prima versione, la Model 10.
Un’altra pietra miliare nell’evoluzione di questa moto fu nel 1972, quando nacque la Sherpa T 350, la prima moto da trial a due tempi che superò i 300 centimetri cubici.
Bultaco non dimenticò i più giovani e per loro produsse il Tirón, il Chispa e lo Sherpa T da 74 e 125 centimetri cubici.

MODELLI BULTACO SHERPA T PRODOTTI DAL 1965 AL 1981

Bultaco Modello 10: (1965 – 1967)
Conosciuto anche come il “Sammy Miller”. Il motore della prima Sherpa T era derivato da quello della Sherpa S motocross a quattro marce con testata radiale. Lo stesso anno del suo lancio, il 1965, divenne la prima moto non britannica a vincere la prestigiosa Sei Giorni di Trial scozzese.
Bultaco Modello 27: (1967 – 1968)
Questo modello era anche conosciuto come lo Sherpa “San Antonio”, perché è stato sviluppato nella famosa tenuta della famiglia Bultó. Il suo contributo principale fu il nuovo motore più moderno con cambio a cinque marce. Anche la caratteristica testata radiale è stata rimossa e sono state migliorate le sospensioni, l’impianto elettrico e l’estetica con un nuovo serbatoio e una nuova sella.
Bultaco Modello 49: (1968 – 1971)
La terza versione della Sherpa T ha rappresentato un’importante pietra miliare nell’evoluzione della moto, in quanto è stata migliorata in tutti gli aspetti, estetica compresa. Con questo modello Sammy Miller ha vinto la prima edizione del Campionato Europeo. La moto aveva un magnifico motore da 250 cc.
Bultaco Modello 80: (1971 – 1972)
O “Kit del campione”. Il modello 49 iniziò ad offrire il famoso “Champion Kit” come extra a partire dal 1969, un’opzione che era già incorporata di serie dal 1971 sul nuovo modello 80. Il popolare kit, originariamente chiamato “Professional Champion Kit”, consisteva in un set monopezzo – piastre laterali serbatoio-sella – più uno scarico speciale e altri accessori.
Bultaco Modello 91 e 92: (1972 – 1974)
Oltre a mantenere la versione 250 (modello 91), Bultaco ha presentato la Sherpa T 350 (modello 92), la prima moto da trial a due tempi con più di 300 cc. La versione del 1972 era conosciuta anche come Sherpa “Ignacio Bultó”, poiché il figlio maggiore di Don Paco era un collaudatore e le sue moto testavano sempre dettagli tecnici che venivano poi applicati nella serie.
Bultaco Tirón: (1972 – 1974)
La Bultaco Tirón era una motocicletta pensata per i più piccoli, anche se disegnata a immagine e somiglianza della Sherpa T per adulti. Era appesantito da un peso eccessivo (carter larghi), motore eccessivo per un bambino, una gomma posteriore senza manopole e comandi che i più piccoli non potevano azionare.
Bultaco Modello 124 e 125: (1974)
A fine stagione e al fine di rendere redditizi i successi sportivi con le vendite, questi modelli Sherpa vengono messi in produzione con alcune modifiche sostanziali, alcune delle quali per ridurre il peso: telaio in cromo-molibdeno, mozzi e corona durale, ruote nuove, ecc.
Bultaco Chispa: (1974 – 1982)
Risolti bug con il Pull che creava la scintilla. La Chispa era una mini moto da trial per bambini prodotta dalla Bultaco dal 1974 al 1982. Il suo successo commerciale ha fatto sì che in tutto questo periodo non subisse modifiche sostanziali e sia rimasta invariata nelle sue caratteristiche generali. Destinata ai bambini tra i 6 e i 14 anni, la Chispa era una riproduzione in scala ridotta dello Sherpa di successo, contribuendo a rendere popolare il “processo dei bambini” in Catalogna.
Bultaco Modello 150 e 151: (1975)
Il modello 151 è stato l’ultimo ad incorporare il “Champion Kit”. Aveva poche variazioni rispetto al modello precedente: il rinforzo del telaio, l’attacco testata-telaio, un nuovo carter frizione e un silenziatore più efficiente con un design diverso alla fine.
Bultaco Modello 155 e 156: (1975 – 1976)
L’appassionato di trial stava diventando sempre più giovane e per fidelizzare i clienti fin dalla giovane età, senza grandi clamori e sfruttando gli elementi esistenti, Bultaco creò due nuovi modelli: uno Sherpa da 75 cm e uno Sherpa da 125 cc.
Bultaco Modello 157, 158 e 159: ((1975 – 1976)
Nel 1975 Bultaco rinnovò l’estetica dello Sherpa T, scartando il famoso “Champion Kit” e tornando alle origini: serbatoio e fiancate separatamente. Questa moto divenne nota tra gli appassionati come “Manuel Soler”, poiché il pilota catalano partecipò attivamente al suo sviluppo. Con i nuovi modelli 158 e 159 sono state migliorate la coppia e l’elasticità dello Sherpa T, così come la fluidità delle risposte. Per raggiungere questo obiettivo, la 350 ha sostituito il carburatore con un Bing 27 e ha aumentato la capacità del filtro. Con il modello 157 si coprì un nuovo mercato, in quanto la sua cilindrata non superava i 125 cc.
Bultaco Modello 238: (1975 – 1976)
In diversi paesi europei, le cilindrate inferiori a 240 cc godevano di vantaggi fiscali, pagavano meno tariffe e potevano avere prezzi più competitivi. Per questo motivo, Bultaco ha deciso di produrre questo modello Sherpa con una sostanziale riduzione della cilindrata a 238 cc. Fondamentalmente era venduta in Francia ma nemmeno il telaio aveva una numerazione speciale, quindi è facile confonderla con il modello 158 da 250 cc.
Bultaco Modello 190 e 191: (1976)
Piccole modifiche rispetto ai modelli precedenti (158-159) che differiscono quasi per niente.
Bultaco Modello 182 e 183: (1976)
Nella prima metà del 1976 questi due modelli Sherpa furono messi in vendita con poche varianti e novità rispetto ai modelli precedenti. Forse il punto forte è la modifica dello spostamento.
Bultaco Modello 184 e 185: (1976 – 1978)
L’efficienza di questi nuovi modelli da 74 e 125 cc guadagna molto con il nuovo layout e il nuovo cambio, ma il peso è ancora troppo elevato, con prestazioni molto scarse e non al passo con la concorrenza.
Bultaco Modello 198 e 199: (1978)
Il modello 199, apparso nel 1978, adottava un innovativo serbatoio in plastica infrangibile, più stretto nella zona del ginocchio, che metteva all’angolo il precedente in vetroresina per sempre (anche se nel Regno Unito veniva esportato con uno in alluminio per motivi legali). Questa nuova Sherpa T presentava altre importanti innovazioni estetiche, come il nuovo design della sella, del filtro dell’aria e delle coperture laterali, i parafanghi in plastica rossa e vernice nera opaca su tutto il motore, le borracce della forcella e il manubrio. Per quanto riguarda il motore, la larghezza è stata ridotta a causa del cambio del coperchio della frizione e la potenza è stata aumentata. Infine, il telaio è stato allungato nella parte posteriore, aumentando così la rigidità.
Bultaco Modello 184A e 185A: (1978 – 1979)
L’estetica di questi due modelli con motori da 74 e 125 cc cambia radicalmente e drasticamente. Tra i vari dettagli di colori e parti, il punto forte è il cambio dei parafanghi in alluminio, che vengono sostituiti da quelli in plastica bianca.
Bultaco Modello 221: (1978 – 1979)
Nel tentativo di aumentare le vendite nel settore delle moto da turismo, Bultaco sta lanciando uno Sherpa con un kit chiamato “Kit Pyrenees” che consiste in un serbatoio di maggiore capacità in plastica blu infrangibile, una sella a due posti, una maniglia posteriore in metallo, poggiapiedi per il passeggero e una trasmissione secondaria adattata al formato trial-escursione.
Bultaco Modello 184B e 185B: (1979)
Nel 1979 fu introdotta la quarta e ultima versione degli Sherpa 74 e 125. Cambiamenti più radicali rispetto ai suoi predecessori. Ora il modello è blu invece che rosso. Serbatoio in polietilene con una finitura molto migliore rispetto alle sue sorelle maggiori. Questo modello è molto attraente in quanto la sua somiglianza con il campione del mondo 350 è molto grande.
Bultaco Modello 198A e 199A: (1979 – 1980)
Il reparto di sviluppo tecnologico non stava vivendo il suo momento migliore e data l’impossibilità di presentare grosse modifiche tecniche, nel 1979 l’estetica si rinnova nuovamente, cambiando il classico colore rosso con il blu, sia nel serbatoio che nelle piastre, oltre che nei parafanghi e nel telaio. Un colore che iniziava a dominare in tutti i modelli del marchio e che per lo Sherpa non sarebbe stato da meno. Modificati e migliorati anche il telaio, i supporti motore, il forcellone, ecc.
Bultaco Modello 198B e 199B: (1981)
Nel pieno della crisi della Bultaco (crisi che alla fine portò alla sua chiusura), la nuova Sherpa T fu presentata al Salone di Barcellona del 1981. Dotata di un nuovo cambio a sei marce e di un telaio rifilato in coda (nel tentativo di perdere peso), era una replica del prototipo sviluppato da Yrjö Vesterinen durante la stagione 1981 in cui il finlandese tornò alla Bultaco finanziato da importatori europei. Era l’ultima versione della Sherpa T e segnava l’ultimo passo nello sviluppo della moto da trial più celebrata di tutti i tempi dopo aver dominato la disciplina del trial per più di quindici anni. Una delle caratteristiche più caratteristiche di questa moto era il suo telaio verniciato di bianco, motivo per cui era conosciuta come “quella bianca”.

HONOURS

Dal suo debutto agonistico sotto la guida di Sammy Miller, lo Sherpa T ha vinto, tra gli altri, cinque Campionati del Mondo consecutivi (tutti svoltisi mentre la fabbrica era attiva), quattro Campionati Europei, sette volte la Sei Giorni di Scozia, quindici Campionati finlandesi, undici Campionati spagnoli, nove Campionati britannici e sette Campionati francesi.
Come esempio del suo potenziale, nel 1974 Bultaco vinse tutti i principali campionati di trial che si tennero in tutto il mondo.
A titolo di curiosità, la Sherpa T detiene un record che probabilmente rimarrà imbattuto per sempre: l’altitudine più alta raggiunta da una moto con le proprie forze in Himalaya, nello specifico 5.156 metri. Questa scalata è stata compiuta da sei catalani nel novembre 1973, durante una spedizione motorizzata su questa catena montuosa, equipaggiata con sentieri Sherpa T (Modello 92) appositamente adattati per la missione.
L’avventura, conosciuta come Moto Himalayas, ha avuto un’eco internazionale. Poco dopo, il governo del Nepal ha vietato l’ingresso di veicoli a motore in quest’area, rendendo quasi impossibile battere questo record. Tuttavia, alla fine è stato superato da altre due spedizioni catalane in luoghi diversi, sempre a bordo di motociclette Bultaco Sherpa T: la spedizione Moto Igualada-Kilimangiaro (5.895 metri sul Kilimangiaro nel 1974) e la Moto Igualada-Aconcagua (6.800 metri sull’Aconcagua nel 1977).
Se volete partecipare, vedere o toccare con mano tutti questi modelli Sherpa T che vi ho menzionato, non vi resta che recarvi al Circuit de Barcelona-Catalunya il 12 luglio 2015. Ti mancherà?
David ha fornito i mezzi per canalizzare qualsiasi commento, ma se vuoi renderlo più personalizzato, mi troverai sempre a bonaigua@bonaigua-trial.com
Un sacco di zeri!
Victor Martin
“Bonaiguá”

Ti è piaciuto? Condividi

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su pinterest
Condividi su whatsapp
Condividi su email