La FIM annuncia modifiche radicali al regolamento TrialGP 2023

Quando siamo a a meno di un mese dall’inizio della stagione 2023 del Campionato del Mondo Trial, la FIM ha confermato ufficialmente le indiscrezioni che erano circolate sulla possibilità di introdurre importanti modifiche al regolamento che avrebbero influito direttamente sul format della competizione.

Finalmente questa conferma è avvenuta e possiamo già annunciare che la FIM, dopo aver preso accordi con i club organizzatori e le case costruttrici, effettuerà tre importanti modifiche che analizziamo di seguito.

QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLA FIM CON LE NUOVE MODIFICHE REGOLAMENTARI?

È chiaro che il trial è uno sport d’élite e arrivare a competere con i migliori piloti del mondo è un compito complicato. La maggior parte dei piloti non riesce a superare la categoria Trial2 e i mezzi necessari per diventare professionisti nel TrialGP sono altissimi.

Per questo motivo, la FIM si impegna per un modello che sia più accessibile sia ai piloti che ai fan.

Si cerca anche un maggiore dinamismo nella competizione, cosa essenziale per raggiungere un prossimo futuro in cui le competizioni di trial possano essere trasmesse su diversi media televisivi e in streaming.

Un altro fattore è la riduzione dei costi strutturali per piloti e squadre. Optando per un ruolo minore per la figura del backpacker e del meccanico, la tendenza dovrebbe essere quella di ridurre i costi e rendere più attraente l’accessibilità per i nuovi partecipanti.

matteo grattarola paddock trial beta

IL BACKPACKING È ELIMINATO NEL 50% DELLE AREE

Questo è probabilmente il punto più delicato di tutti. Jordi Tarrés ne ha già parlato in questa intervista che abbiamo fatto nel 2020, con una prospettiva molto interessante che ha in gran parte a che fare con questa maggiore accessibilità dei piloti, poiché indiscutibilmente il livello delle aree dovrà diminuire, almeno in termini di pericolosità.

Nel Campionato del Mondo TrialGP 2023 non ci saranno backpackers nel 50% delle aree, interessando per il momento solo la massima categoria.

Ecco opinioni per tutti i gusti. Da un lato, i marchi lo trovano addirittura interessante, poiché la scomparsa del backpacker porterebbe a una riduzione dei costi, anche se in questa edizione 2023, essendo solo nel 50% delle aree, questo risparmio non esiste.

Dall’altra parte, quella dei piloti, che, badando alla loro sicurezza, non la vedono di buon occhio. In ogni caso, chi ha più da perdere è il principale favorito, che affronterà zone più facili, che lasceranno regolarmente opportunità ad altri piloti che si trovano nella seconda metà della classifica.

La FIM sostiene che la riduzione della presenza di backpackers dovrebbe essere graduale e non nel 100% delle aree, in modo da poter studiare bene le conseguenze e l’impatto di questi regolamenti sul risultato della competizione.

CREAZIONE DI UN PARCO RECINTATO

La FIM vuole anche regolamentare l’accesso meccanico delle moto durante le competizioni. Nelle prove è quasi impossibile per un pilota non finire una gara per motivi meccanici, poiché in un modo o nell’altro finiscono per essere risolti. Inoltre, nelle gare di due giorni, la bici è completamente lavorata a fine giornata, riducendo al minimo tutti gli effetti di stanchezza del primo giorno di gara.

L’evoluzione della normativa Si arriva al punto di controllare la moto il giorno prima della gara e, da lì, che solo il pilota e in un brevissimo lasso di tempo tra i due giorni, può apportare alcune minime modifiche alla moto, in modo che una complicazione meccanica il sabato possa farsi sentire la domenica.

Anche se i dettagli non sono stati specificati, l’operazione sarà probabilmente che, dopo la fine della competizione di sabato, le moto si dirigeranno verso un parco chiuso e i piloti avranno venti minuti per apportare alcune minime modifiche alla moto.

In ogni caso, quel che è certo è che questa novità aggiunge un ulteriore punto di eccitazione ed evidenzia la conservazione della meccanica nel contesto globale del Gran Premio. E, come dicevamo prima, è un altro passo verso l’uguaglianza tra i piloti, dal momento che un pilota privato avrà lo stesso spazio di tempo e risorse per far lavorare la moto in quello spazio temporale regolamentare per il “set up”.

Montesa Cota 4RT oficial Toni Bou

SVILUPPO DI UN SISTEMA DI CONTROLLO A ZONA

Il regolamento del Campionato del Mondo Trial 2023 sarà non-stop, quindi non è consentito sostare nella zona.

La FIM è consapevole delle critiche e dei punti deboli del regolamento non-stop, che risulta essere molto difficile da valutare oggettivamente e che è ben lungi dall’essere un sistema di valutazione equo per tutti i piloti, portando inevitabilmente ad alterazioni in classifica.

Anche se il Campionato del Mondo Trial 2023 non partirà con un sistema che aiuti i giudici a misurare oggettivamente queste soste, si sta lavorando a un dispositivo in grado di misurare stop, battute d’arresto, piedi, tempo nella zona e altri aspetti che influenzano i punteggi.

Nel 2022 un primo prototipo è già stato testato da un’azienda privata e i test sono stati molto soddisfacenti. Sebbene il sistema sia stato sottoposto alla FIM, il suo utilizzo è stato escluso in questa stagione, citando costi elevati. Noi di Trialworld abbiamo avuto accesso a maggiori informazioni su questo dispositivo, e la realtà è che ha un costo tecnologico iniziale, ma la sua progressiva implementazione nelle competizioni internazionali e nazionali sarebbe abbordabile, fornendo soluzioni interessanti anche per il pilota stesso, con dati sulla bici, la sua manutenzione e altre variabili che vorrebbero essere parametrizzate. Sotto questo aspetto, sembra che la FIM voglia sviluppare un proprio dispositivo ed essere proprietaria di questa tecnologia.

Adam Raga CET Trial 2022

VALUTAZIONE DEI RESPONSABILI FIM

Thierry Michaud, Direttore della Commissione Trial FIM, ha dichiarato: “Si tratta di consultazioni fruttuose che abbiamo avuto con i Costruttori e che terremo aperte. La FIM e i costruttori vogliono lavorare insieme per introdurre cambiamenti che orientino gradualmente il Trial verso orizzonti più accessibili, in linea con le tendenze del 2020 e degli anni a venire”.

“Siamo d’accordo sul fatto che, senza dubbio, la pratica competitiva è diventata troppo elitaria, eccessiva e impegnativa e che, quindi, dobbiamo lavorare per renderla di nuovo più ‘ragionevole’. Questi grandi cambiamenti richiederanno progressivi adattamenti delle organizzazioni e delle mentalità”.

“La FIM e la sua Trial Commission continuano a credere nel presente e nel futuro di questa disciplina e lavoreranno instancabilmente su di essa con i suoi Costruttori, Team e Piloti partner senza dimenticare le Federazioni affiliate, gli organizzatori e i club associativi i cui giudici e volontari meritano riconoscimento e sostegno”.

Donato Miglio, Trial Manufacturers Representative, ha dichiarato: “Questo è un vero passo avanti nelle nostre relazioni con la FIM. Siamo consapevoli dell’attuale direzione presa da Trial e comprendiamo che è importante lavorare insieme, tra i Costruttori e anche con la FIM. Il TrialGP è la vera vetrina di questo sport e conosciamo l’impatto che ha sul mercato delle moto da Trial”.

“Vogliamo assolutamente far evolvere le nostre tendenze e quelle dei team e dei piloti, sia professionisti che amatoriali – e possibilmente lo sviluppo delle moto – verso approcci più in linea con le attuali condizioni sociali, ambientali ed economiche. La riduzione delle presenze e il maggior numero di pratiche individuali corrispondono maggiormente alla realtà delle diverse pratiche”.

CALENDARIO DEL CAMPIONATO DEL MONDO TRIAL 2023

Calendario Campeonato Mundo trial 2023 TrialGP
Calendario del Campionato del Mondo TrialGP 2023
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Calendario del Campionato del Mondo TrialGP 2023

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