2 giorni di prova Arinsal 2012. Cronaca e Classificazioni

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Si conclude una nuova edizione della 2 giorni di Arinsal, competizione internazionale che per i suoi meriti si è guadagnata la fedeltà degli appassionati, al punto da riunire quasi 500 appassionati tra partecipanti e follower in questa undicesima edizione.
La popolare competizione si svolge su quasi 30 chilometri al giorno nelle viscere di uno scenario incomparabile come i Pirenei.
Come di consueto, il Motoclub Arinsal ha proposto un percorso composto da 20 zone in diversi scenari, combinando acqua, pietra e terra per offrire diversità ed emozioni a tutti i partecipanti. La cosa più positiva di questa competizione è stata, ancora una volta, l’ottima atmosfera tra tutti i tifosi.

Questa volta i marchi sono stati più coinvolti che mai e tutti, tranne Montesa, hanno spostato le loro infrastrutture nella città andorrana per supportare i tifosi e presentare le rispettive gamme Trial 2013 nella società.
In campo sportivo, la vittoria assoluta è andata a Jordi Pascuet con zero punti, seguito da Joan Pons con un punto e Pol Tarrés con sette. Da sottolineare la presenza di altri piloti di alto livello, come Alfredo Gómez, David Millán o Jorge Casales.
Nella 2 giorni di Arinsal il regolamento, data la sua natura amatoriale, non è così rigido come in un campionato nazionale o mondiale. Questo si scontrava un po’ con il formato delle zone e l’applicazione del formato “non-stop”, soprattutto dei rossi e dei neri, poiché in alcuni era permesso fermarsi, in altri no.

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Splendido tour dei Pirenei

D’altra parte, il percorso del primo giorno è stato particolarmente difficile per i corridori. La salita verso il punto più alto, dopo il primo posto di soccorso, è stata davvero impegnativa per gli oltre 250 inseguitori che non hanno gareggiato e soprattutto per i più piccoli, la cui corpulenza e le bici meno potenti sono state un problema per seguire il percorso.
Per il secondo giorno, dopo un gran numero di abbandoni, si è deciso di sostituire quella parte dell’interzona con un’altra meno impegnativa e logica a seconda del contesto di questo evento. Altro dettaglio importante: le code. Più di due ore di attesa per affrontare i primi tre tratti sono eccessivi, soprattutto quando si hanno più di 30 chilometri da allungare la competizione. Le prime aree dovrebbero essere brevi, scattanti e semplici. Questo accade ogni anno e non è stato corretto in nessuna edizione.
La 2 giorni di Arinsal è probabilmente una delle gare di Trial più belle al mondo. Molti fan lo hanno già segnato sui loro calendari annuali come un evento da non perdere, mentre molti nuovi si uniscono all’esperienza. Alcuni di loro provenivano da luoghi lontani come il Venezuela, le Isole Canarie, l’Andalusia, la Galizia, le Asturie… dimostrando l’impressionante amore e la passione per questo sport.
Il tour non smette mai di stupire. Il quadro della competizione è impagabile. Tuttavia, il percorso non cambia quasi mai di anno in anno, e la cosa peggiore è che anche il 90% delle aree sono le stesse, compresi i passi.
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Panorami mozzafiato dalla stazione di Arinsal

Chi di noi partecipa a questa competizione da più di dieci edizioni sa che questo percorso permette agli appassionati di vivere ogni anno una nuova esperienza e conoscere nuove zone; Ripetere le stesse zone, quando si parla di un percorso con tale lunghezza e possibilità, non dovrebbe essere la scelta migliore.
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Testo e foto: Trialworld
 

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