Tappa 3 Dakar Laia Pº 57 Penalizzata

laiadakar_etapa3Man mano che la Dakar procede, Laia Sanz si sente sempre più a suo agio con il suo Gas Gas. Il corridore spagnolo ha affrontato la terza tappa alle 14:54 ora spagnola, composta da 563 chilometri di cui 270 cronometrati speciali, partendo dalla posizione 56 e guadagnando 24 posizioni al via.

Questo ha permesso a Laia di guidare più comodamente e con meno polvere. La tappa di oggi è stata molto tecnica, con grandi dislivelli e attraversamenti di corsi d’acqua, un vantaggio per un corridore forgiato in una specialità come il Trial.

Infine, Laia Sanz ha fatto segnare il suo miglior tempo finora nella Dakar 2012, entrando in 35esima posizione, a 42.48″ da Després. Questo risultato lo catapulta al 38° posto in classifica generale, migliorando di 18 posizioni rispetto al giorno precedente.

Laia Sanz: “Sono partito molto tardi, in mezzo alla nuvola di polvere dei quad, che non sono riuscito a superare a causa della ristrettezza della pista. Tuttavia, poco dopo il rifornimento abbiamo raggiunto un fiume molto tecnico e complicato, in cui la maggior parte dei piloti ha avuto molti problemi ad avanzare. In quel momento mi sono detto: questo è mio!, e ho usato la tecnica da trial per superare una ventina di corridori e iniziare a prendere distanza”.

Laia Sanz dopo il rigore: “40 minuti di penalità per aver saltato un waypoint per me e una ventina di corridori. Ciò che era iniziato molto bene, ora è offuscato. Alcuni sono stati misteriosamente salvati. Almeno penso che mi lasceranno partire 35° alla partenza… In caso contrario, ingoia di nuovo la polvere”.

Ultimo minuto: Laia Sanz penalizzata con 40 minuti in questa terza tappa. Sprofonda nella tappa al 69° e 57° posto in classifica generale. Maggiori informazioni in arrivo. 

QUESTA È STATA LA TERZA TAPPA DELLA DAKAR 2012 IN MOTO

Anche gli stress test non perdonano la mancanza di meticolosità. Sulla Dakar è stato chiaro oggi con Cyril Despres, che sale in testa alla classifica generale e vince la tappa per lucidità. Nei risultati, il duello con Marc Coma è sembrato una partita a ping-pong: 20 pollici di vantaggio per il francese al CP1, poi 14 pollici di vantaggio per lo spagnolo al km 117. Tutto lasciava presagire una vittoria combattuta. Tuttavia, non è mai facile aprire la pista. A un bivio tra il percorso per le moto e quello per le auto, dopo 164 chilometri di gara, Coma ha sbagliato strada e ha percorso quasi 4 chilometri sulla pista automobilistica. Nonostante i suoi sforzi per cercare di recuperare il ritardo, la mezza curva che ha dovuto fare gli è costata 13 minuti al traguardo. Dopo questa 27esima vittoria di tappa, Cyril Despres è in testa alla classifica con un vantaggio di 10.12 sul suo rivale più fedele.

I coraggiosi oppositori di Coma e Despres devono ancora una volta arrendersi all’evidenza che un abisso li separa. Finalmente Frans Verhoeven si aggiudica il secondo posto nella speciale. Sebbene le prestazioni del nuovo Sherco da lui guidato sembrano incoraggianti, l’olandese è staccato di 8’37, mentre Paulo Gonçalves è staccato di soli 2 secondi. Soprattutto, la lezione della tranquillità e del dominio, due qualità indispensabili alla Dakar, la imparano a proprie spese due aspiranti al podio che sono costretti a dire addio al rally attraverso la porticina; con il suo camion di assistenza, nel caso di Jakub Przygonsky, a causa di un guasto al motore al km 68; con l’elicottero sanitario, nel caso di Quinn Cody, che parte con una clavicola rotta dopo una spettacolare caduta al km 173 della speciale.

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