Laia Sanz lascia il Processo

laiamundial13: Laia Sanz non parteciperà al Campionato del Mondo di Trial. Dopo 13 titoli mondiali in questa specialità, il pilota KH-7 ha deciso di ritirarsi per dedicarsi esclusivamente all’enduro e al Rally Dakar.

La decisione è stata resa pubblica un giorno prima dell’inizio del campionato 2014 in Belgio, anche se da qualche mese la migliore pilota motociclistica di tutti i tempi aveva dato per rassegnato le dimissioni.

“Non so se è un arrivederci o ci vediamo dopo, ma è vero che quest’anno mi prendo una pausa e vedremo”, dice Laia senza rassegnarsi ad abbandonare lo sport che l’ha resa famosa. “È stata una decisione molto difficile da prendere, ma con i calendari di gara che esistono, era impossibile combinare enduro e trial. Penso che puntare sull’enduro sia la decisione giusta”.Continua.

Ci sono diverse ragioni per questo. Da un lato, la coincidenza dei calendari gli ha impedito di optare per bissare i titoli trial ed enduro e, infatti, già lo scorso anno doveva capire come disputare le gare decisive di entrambi i campionati nello stesso weekend. Questa volta, però, non c’era spazio per una ripetizione della carambola del 2013.

D’altra parte, le esigenze fisiche e mentali di preparare tre diverse modalità, se aggiungiamo il rally-raid, avevano ridotto notevolmente i tempi di riposo del catalano. Ciò ha causato anche la comparsa di alcuni infortuni, come la tendinite al gomito sinistro – per la quale è stato operato circa tre mesi fa – che ha dovuto sopportare nella Dakar 2014 e nella prima prova del campionato del mondo enduro 2014.

“È difficile combinare tre specialità. I piloti che fanno bene alla Dakar si preparano solo per la Dakar e lo stesso vale per i piloti di enduro o trial. Facevo tre cose contemporaneamente e alla fine il mio corpo ne soffre. Sono stato praticamente ininterrottamente per diversi anni e mi mancava il riposo, che è una parte importante dell’allenamento. L’infortunio al gomito è stato un avvertimento che avevo bisogno di rilassarmi un po’ e mi ha aiutato a prendere la decisione”. Presuppone.

Nonostante ciò, la pilota del KH-7 si vedeva “con la forza di continuare a vincere”, dice. “Il problema è che non ho molto tempo per allenarmi e il trial è lo sport motoristico che richiede più ore in moto. È molto tecnico e difficile, e per stare bene devi allenarti per molte ore, cosa che non era possibile in questo momento. Inoltre, l’enduro è più simile alla Dakar e più facile da conciliare. La tecnica dell’enduro poi mi aiuta a prepararmi per la Dakar. D’altra parte, la prova è molto diversa e richiede una preparazione fisica molto diversa”. Spiega.

Fonte: Laia Sanz press

 

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