La vita del trialista professionista raccontata da Oriol Noguera

Abbiamo condiviso una mattinata di trial e successiva chiacchierata con Oriol Noguera, ex pilota TrialGP e attuale backpacker di David Avendaño, pilota Trial2 ai comandi di una TRRS One RR.

Nato il 13 febbraio 1996, ha iniziato la sua carriera sportiva nel 2004. Ha partecipato ai campionati della Catalogna, della Spagna e al mondo del trial, vincendo quattro volte il campione catalano e una volta il campione spagnolo nelle categorie inferiori.

Nel 2011 ha vinto il Campionato Spagnolo Juniores con una Sherco e poi è passato per le squadre JTG e Ossa. Nel 2013, all’età di 17 anni, ha debuttato nel Campionato del Mondo Junior Trial. All’inizio del 2014 passa a Montesa, in sella ad una Cota 4RT e nello stesso anno conquista già alcuni podi in competizioni giovanili internazionali, come il terzo posto al Campionato del Mondo in Corsica.

Successivamente, ha continuato a gareggiare con successo nei campionati del mondo juniores, spagnolo e catalano, ora nella massima categoria. Nel 2019 ha concluso la sua carriera di trialista professionista per motivi personali e mancanza di supporto.

oriol noguera
Oriol Noguera nel 2019 con Jotagas

"Per potersi guadagnare da vivere e coprire le spese di un campionato del mondo e di altre competizioni, un pilota ha bisogno di almeno un budget di 50.000 euro"

COME TROVI I PRIMI SUPPORTI PER INIZIARE A GAREGGIARE NEL TRIAL?

È difficile, e lo è ancora di più ora. All’inizio si paga tutto in famiglia, ma se le cose iniziano ad andare bene, il calendario è più intenso e i viaggi più lunghi, soprattutto se si fanno gare internazionali.

I marchi a quel punto possono iniziare ad aiutarti con biciclette o pezzi di ricambio. Nel mio caso è stato grazie al supporto della RFME con la struttura della squadra nazionale.

QUANDO HAI RICEVUTO IL TUO PRIMO STIPENDIO DI PROVA?

Quando l’ho avuta, correvo già nella massima categoria. In realtà, questo stipendio è stato utilizzato per coprire le spese, andare a formare e così via. Ma non per guadagnarsi da vivere. È stato allora che ho iniziato con il team MRW e la Montesa Cota 4RT.

Al secondo anno, già con GasGas e MRW, avevo condizioni migliorate e potevo avere una vita indipendente con questo stipendio.

CHI PAGA PER IL BACKPACKER E I MECCANICI?

Ogni pilota ha il suo contratto e dipende. Con MRW avevo già il mio zaino in spalla e il meccanico, oltre al mio stipendio. Questo è stato anche il caso di Jotagas.

Ci sono autisti che ricevono i soldi, circa 30.000 o 40.000 euro e da lì devi gestire tutte le spese: benzina, zaino in spalla, corse…

QUANTO DEVE GUADAGNARE UN PILOTA DEL CAMPIONATO DEL MONDO PER POTERSI GUADAGNARE DA VIVERE CON LE PROVE?

Per poter correre il mondiale e avere anche uno stipendio, stimo che il budget si aggiri intorno ai 50.000 euro. Anche se tutto dipende dalle competizioni nazionali o di lunga durata che vuoi aggiungere al tuo calendario di gare.

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Oriol Noguera con Montesa nel 2016
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Oriol Noguera con GasGas nel 2017

COME SI PASSA DALL’AVERE UN CONTRATTO ALL’ABBANDONARE LA COPPA DEL MONDO?

I contratti sono di solito di un anno, due anni al massimo. Pensi sempre a cosa accadrà l’anno prossimo e a volte perdi la concentrazione su ciò che accadrà.

Nel mio caso ho avuto una brutta stagione, con problemi alla moto e alla fine non sono andato bene sulla moto, né ero concentrato sulle gare. Questo mi ha demotivato molto e le cose non sono andate bene.

COM’È STATO AVERE UNA MOTO DIVERSA DALLE ALTRE, COME LE JOTAGA?

È stata una sfida interessante, dato che stavo adattando la moto a me. Tuttavia, le cose non sono state fatte, a mio avviso, come avrebbero dovuto essere.

Per quanto riguarda l’avere un compagno di squadra, i riferimenti non sono sempre utili, perché i piloti hanno stili di guida diversi.

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Oriol Noguera con il team di Trialworld

PERCHÉ I GIOVANI PILOTI HANNO COSÌ DIFFICOLTÀ A METTERSI AL PASSO CON I “TOP” PIÙ ANZIANI?

Me lo chiedo anch’io. Quando corri ti accorgi che non ci arrivi mai, sei sempre lontano. È come se lavorassero da quando avevano quattro anni, ce l’hanno nel sangue. Quando vedi Toni, ad esempio, sotto pressione, non fallisce quasi mai; D’altra parte, per noi è probabilmente vero il contrario.

QUALE PILOTA VEDI CON IL POTENZIALE PER LOTTARE PER UN CAMPIONATO DEL MONDO?

Non vedo Toni in grado di vincere un titolo, almeno se non si fanno male. I rivali possono combatterlo, ma non credo che sia tanto quanto batterlo.

COSA NE PENSI DI XTRIAL?

Mi piace molto stare al chiuso, anche se non sono mai stato convocato per un X-Trial. Qui si può spingere di più a livello agonistico, ma penso che Toni continuerà a vincere.

SEI STATO UN CORRIDORE PER OSSA, JOTAGAS, MONTESA, GASGAS E ORA VAI CON TRRS. QUALE MOTO TI HA SEGNATO DI PIÙ?

Mi piace molto il TRRS che indosso ora e sta bene per tutto. Quando guidavo la Montesa in TR2 andavo molto bene su quella moto per trazione e stabilità, nonostante il peso extra. L’Ossa per salire grandi gradini è stato fantastico. La Jotagas non era una moto che non mi piaceva, ma mancava di qualità.

Video INTERVISTA COMPLETA

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