La crisi processuale

historia_pasionA pochi giorni da un grande momento per il Processo Nazionale, come Dopo la celebrazione del Campionato del Mondo in un’umile regione di El Bierzo, Pobladura de las Regueras, siamo stati piacevolmente sorpresi di trovare un articolo davvero interessante del nostro Compagni di www.todotrial.com puoi seguire su questo collegamento.

Inutile dire che AMEN. Non potremmo essere più d’accordo con ciò che viene detto e commentato in quell’articolo. Sulla base di questo rapporto, possiamo affermare che, come media specializzati, sappiamo molto bene come si comporta il mercato e cosa ha fatto negli ultimi anni, sia a livello amatoriale che agonistico.

Siamo di fronte ad una crisi, non solo del Trial, ma anche dei media che aiutano a divulgare questo sport con rigore e conoscenza. La mia esperienza professionale in questo settore risale a dieci anni fa, all’interno di un grande gruppo editoriale, come Motorpress Ibérica e nello specifico nelle riviste Motociclismo e Moto Verde, sempre legate al settore Trial. In questi grandi media, il Trial colma semplicemente le lacune che il resto delle specialità non copre, oltre ad essere il primo a fare a meno quando le pagine sono necessarie. Oltre a tutto questo, il tema che ci interessa è sempre lo stesso: quanto siamo bravi a vincere titoli mondiali e quanto siano più o meno efficaci le moto da Trial che compongono il piccolo catalogo di modelli.

Endurovstrial-2Alcuni di noi hanno l’orgoglio e la responsabilità di sapere che tutte le informazioni in questo settore provengono da media indipendenti, che non hanno vita facile da portare avanti. E’ difficile trovare sponsor che ci sostengano, e senza di loro è impossibile ottenere finanziamenti per fare reportage, fare merchandising o semplicemente poter vivere umilmente di questa attività.

Cosa intendo con questo? Beh, il futuro di Trial è nelle mani dei fan, non di quattro piloti d’élite. Se non diamo le informazioni dei modelli, delle notizie inverosimili che otteniamo tuffandoci nei siti o nei social network stranieri, sarebbe un settore ancora più monotono e morto di quanto non sia adesso.

In tutto questo ambiente è nato TRIALWORLD. Non è nato per creare concorrenza con TODOTRIAL o ZONATRIAL, ma per integrare l’informazione e arricchire questo settore con rapporti, linee guida e opinioni diverse. Penso chetutti insieme stiamo realizzando qualcosa di molto importante, che è quello di creare tifosi e promuovere lo sport del Trial a livello amatoriale. Inoltre, anche se unilateralmente, esprimo la mia insoddisfazione per il comportamento dei marchi e dei team di gara, tranne in casi specifici, poiché ci sentiamo impotenti. I brand dovrebbero scommettere sui nostri media per renderli più forti e costruire un futuro migliore.

Che arrivi o meno, continueremo tutti a lavorare il più duramente possibile per il Trial, per i fan.

Scritto da: David Quer

Ti è piaciuto? Condividi

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su pinterest
Condividi su whatsapp
Condividi su email