IL VIDEO | Le novità del TrialGP 2018 spiegate da Albert Casanovas

Dopo una vita legata al mondo della sperimentazione con
GasGas
, Albert Casanovas è una voce autorevole per fare il punto sulla situazione attuale di questa specialità. Attualmente, Casanovas è il rappresentante dei costruttori nel
Campionato del Mondo TrialGP
e ha partecipato attivamente all’incontro tenutosi a Barcellona, con la FIM e Sport7 (il promotore del campionato). Il lavoro svolto dalle tre parti in quell’incontro ha portato a un accordo soddisfacente, che consentirà al Campionato del Mondo TrialGP di iniziare normalmente il 19 maggio a Camprodón, Girona.

Lei è il rappresentante dei produttori di moto da trial prima della FIM. Ci può dire in cosa consiste questa cifra?
“Il mio ruolo principale è quello di mediare tra il gruppo di produttori e costruttori di moto da trial e la FIM. A volte, i costruttori hanno interessi e devono essere trasferiti alla Fédération Internationale de Motocyclisme (FIM). Il mio compito è quello di raccogliere tutte le richieste e le proposte dei costruttori e di trasmetterle alla FIM”.

Dopo l’accordo con la FIM, come vedi la stagione 2018 del TrialGP?
“Dopo l’ultimo incontro che abbiamo avuto a Barcellona con i vertici della FIM e anche con il promoter del campionato, Sport7, vedo che ora siamo molto allineati e credo sinceramente che abbiamo un grande progetto che ci permetterà di portare a termine una buona stagione. Per il bene del Trial, o andiamo tutti insieme e non combattiamo separatamente, o quello che viene danneggiato è il Trial stesso e il Campionato del Mondo”.

Qual è il principale cambiamento che i fan noteranno?
“Il punto forte è che siamo d’accordo sul fatto che i fan del Trial possano guidare una moto il giorno della gara. Questo è importante perché ogni tifoso vuole vedere il proprio idolo in sella a una moto, quindi questo è già un grande passo per il nostro sport. Progressivamente, gli interessi delle tre parti si stanno allineando e penso che abbiamo intrapreso una buona strada”.

Quali altri cambiamenti spiccano in quell’accordo?
“La FIM ha chiesto che quest’anno ci fossero due passaggi attraverso le zone il sabato e che sarebbe stato il secondo che sarebbe stato utilizzato per determinare l’ordine di partenza della gara, e chiunque avesse vinto questo passaggio sarebbe stato premiato con alcuni punti in campionato. I marchi, tutti in generale, non l’hanno vista come coerente e, seguendo questo criterio, si è deciso di eliminare quei punti bonus nelle qualifiche di sabato, perché abbiamo ritenuto che fosse una grande ingiustizia per il resto dei partecipanti. Ci saranno due turni di qualificazione, nel primo l’ordine sarà determinato dal sorteggio e il secondo inizierà in base al risultato del primo. Sarà questa Q2 a stabilire l’ordine di partenza per la prova di domenica”.

Come si prospetta questa nuova stagione per i piloti GasGas e con il ritorno di Jeroni Fajardo al marchio?
“Penso che attualmente abbiamo due grandi spade nel Campionato del Mondo TrialGP. Non c’è dubbio che Jeroni Fajardo sia un pilota che può regalarci molte gioie. Vedo che guida con facilità, che è contento delle risposte che ottiene dalla sua moto. In termini generali, penso che dall’anno scorso a quest’anno abbia fatto un passo in avanti molto importante, sia nella guida che nei risultati”.

E il giovane Jaime Busto?
“Abbiamo la grande promessa, la gioventù e la spontaneità di Jaime Busto, che l’anno scorso ha già ottenuto il terzo posto nel Campionato del Mondo e penso che continuerà ad evolversi e a sorprenderci. Jaime fino a poco tempo fa era una promessa, e ora è una realtà. E’ vero che è molto giovane e ci sono tante sfumature che devono essere perfezionate, ma penso che a fine stagione Jaime ci regalerà tanta gioia”.

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