Aree di prova. Analisi e soluzioni

Area di prova

Area di circolazione per il tempo libero e lo sport, o quello che può essere lo stesso…

AREA DI PROVA

Deve avere come Obiettivo Lo sviluppo di uno spazio per lo sport e il tempo libero, previsto dalla normativa vigente, per poter praticare sport motorizzati nell’ambiente naturale in modo sostenibile e che causino il minimo disagio agli abitanti del territorio, ma bisognerebbe fare un po’ di storia…

La Catalogna è caratterizzata da molti anni da una cultura di montagna unica in Europa, con Una proprietà forestale che è stata particolarmente generosa con quelli di noi che hanno goduto degli spazi naturali. I catalani hanno usato la proprietà privata come spazio di svago per molti anni, in modo naturale e senza troppe polemiche.

Quando negli anni ’60 apparvero le prime mountain bike, lo spirito di generosità dei beni forestali non cambiò, a causa della mancanza di sovraffollamento dell’epoca.

Durante gli anni ’80 sono apparsi i primi conflitti con la comparsa di un nuovo veicolo sul mercato. Il 4×4, che fino ad allora erano stati mezzi agricoli, sono diventati veicoli per il tempo libero, e gli utenti poco radicati nel territorio hanno avuto accesso all’ambiente naturale in modo facile e, in molte occasioni, non etico.

L’espansione del trial e dell’enduro nel corso di questi anni trasforma il territorio in un grande spazio di svago, gratuito, e iniziano a sorgere i primi attriti tra gli utenti dei veicoli a motore, gli altri fruitori dell’ambiente naturale, gli ecologisti e i proprietari.

La proprietà forestale ha iniziato a vedere le sue foreste minacciate. L’utente ha cessato di essere una persona del proprio territorio, e un nuovo tipo di praticante, con poca cultura dell’ambiente naturale e poca conoscenza dell’ambiente, accede a punti a cui non aveva avuto accesso fino ad allora.

Di fronte a questa situazione, nel 1995 è stata approvata la legge 9/1995 del 27 luglio 1995 sull’accesso motorizzato all’ambiente naturale (DOGC 2082 del 2-8-95) e nel 1998 il decreto 166/1998 dell’8 luglio 1998 sulla regolamentazione dell’accesso motorizzato all’ambiente naturale (DOGC 2680, 14.07.78).

Questa Legge sull’Accesso Motorizzato all’Ambiente Naturale prevede che possano essere creati e sviluppati circuiti specifici per la circolazione motorizzata:

Arinsal3 Bonaigua12. Circuiti specifici per la circolazione motorizzata.

I comuni hanno il potere di istituire, d’ufficio o su richiesta dei proprietari terrieri del comune, circuiti specifici adeguati alle caratteristiche di determinati tipi di veicoli a motore. L’istituzione di questo tipo di circuiti, che non possono interessare i terreni compresi nel Piano delle Aree di Interesse Naturale, deve essere sottoposta all’esame del Dipartimento dell’Agricoltura, dell’Allevamento e della Pesca, secondo le procedure stabilite dal regolamento, fatta salva l’autorizzazione che corrisponde al Dipartimento dell’Interno, ai sensi della Legge 10/1990. del 15 giugno.

La realizzazione dei circuiti di cui al paragrafo 1 è soggetta alla procedura di valutazione dell’impatto ambientale.

Il decreto 166/1998 dell’8 luglio 1998, che regola l’accesso motorizzato all’ambiente naturale, sviluppa le aree dello sport e del tempo libero.

Articolo 15. Aree di circolazione per il tempo libero e lo sport.

I comuni, d’ufficio su richiesta di privati o enti interessati e a seguito di una relazione dell’ufficio regionale corrispondente del Dipartimento dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca, possono dichiarare talune zone di terreno all’interno del loro territorio come zone di circolazione temporanea per il tempo libero e lo sport; fatto salvo quanto previsto dalla normativa urbanistica.

La domanda di dichiarazione di tali spazi deve essere accompagnata da una relazione esplicativa delle caratteristiche dell’area e delle norme di circolazione applicabili, dalla documentazione che ne attesta la proprietà, dal corrispondente piano di identificazione della loro ubicazione e dall’autorizzazione dei proprietari dei terreni interessati.

La dichiarazione di uno spazio come area di circolazione per il tempo libero e lo sport può comportare l’esenzione dai divieti e dalle limitazioni di cui agli articoli 6, 7 e 10 del presente decreto.

Articolo 16. Itinerari per mountain bike.

I Comuni, d’ufficio su richiesta delle società sportive federate e previa relazione dell’ufficio regionale corrispondente dell’Assessorato all’Agricoltura, all’Allevamento e alla Pesca, possono delimitare nel proprio comune un piano di viabilità idoneo alla circolazione e alla pratica della mountain bike. Tale delimitazione indicherà i collegamenti esistenti con le aree di cui all’articolo precedente.

L’autorizzazione di tali rotte è disciplinata dalle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell’articolo precedente.

Lo scopo della creazione di un’area è quello di sfruttare le opzioni fornite nell’attuale Legislazione sull’accesso motorizzato all’ambiente naturale, che consente anche la creazione di aree specifiche e collegamenti tra di esse, al fine di utilizzare l’ambiente naturale come spazio di svago in modo sostenibile e sfruttare le risorse generate dalla manutenzione e dal miglioramento dello spazio forestale.

Detto questo… È facile creare un’area per la pratica di prova?

Niente è facile in questa vita e ancor meno a buon mercato, e lo è ancora di più quando molte volte la questione si complica con funzionari da “tre a quattro”, che si preoccupano solo di rispettare il fascicolo. Da MOTOCAT non abbiamo smesso di lavorare, ci abbiamo provato più volte Per ottenere l’area o lo spazio desiderato in cui tutti i test e/o gli eventi di prova possono essere collocati e organizzati che ci siamo prefissati di fare, ma ci siamo sempre “scontrati” con un’amministrazione che NON è disposta a collaborare (Consiglio Comunale di Isòvol 21/11/2011; Municipio di Vacarisses 11/04/2012; Consiglio comunale di Cabrils 02/01/2013) ecc.

Vi assicuro che, se tutto non fosse così complicato o avessimo un’area dove poter organizzare delle prove, senza tanti requisiti e formalità, un altro gallo canterebbe, o almeno, sarebbe meglio addestrarlo.

David ha fornito i mezzi per canalizzare qualsiasi commento, ma se vuoi renderlo più personalizzato, mi troverai sempre a bonaigua@bonaigua-trial.com

Un sacco di zeri!

Victor Martin
“Bonaiguá”

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