Analisi – World Indoor World Cup

 

editorial_1La breve e intensa stagione del Campionato del Mondo Trial Indoor è giunta al termine, lasciandoci con un bilancio assolutamente sorprendente da cui possiamo trarre molte conclusioni sportive e tecniche. Innanzitutto, ovviamente, dobbiamo applaudire l’impresa senza precedenti di Toni Bou, che è rimasto imbattuto per tutte e sei le gare e ha fatto capire di avere un ritmo assolutamente irraggiungibile per i suoi rivali.

Se leggiamo bene i risultati e analizziamo le gare possiamo notare che anche Toni è riuscito a vincere con autorevolezza, mantenendo uno schema costante: definendo nelle zone chiave, quelle dove per la loro estrema difficoltà tecnica i suoi avversari non sono passati. Certamente, il vantaggio di Bou c’è stato, nei piccoli dettagli. Il grande valore aggiunto è che ha saputo mantenere la concentrazione in modo esemplare, senza fallire nelle zone semplici o nelle zone di qualifica conflittuali, dove un errore può farsi sentire nella lotta per il titolo. Possiamo dire, con la bocca grande, che Bou è un campione di facoltà molto completo, quindi prevediamo alcuni anni pieni di successi per lui.

CabestanyForse l’unico ostacolo che Toni incontra nella sua carriera sportiva più immediata è il fatto di guidare una moto dalle grandi potenzialità, ma obsoleta e senza prospettive di evoluzione.
Bou è abituato alla sua moto e sa come sfruttarla al meglio, ma probabilmente gli manca la motivazione che, ad esempio, ha Jeroni Fajardo con la sua Ossa
. Il fatto che dietro un team da competizione ci sia una fabbrica in attesa delle linee guida per far evolvere un modello di serie, come ha fatto Ossa, è sempre un punto a favore.

Jeroni è stato in grado di difendere bene il suo debutto con la moto in un anno in cui tutti gli occhi erano puntati su di lui, essendo stato l’unico pilota con la possibilità di essere al top a cambiare moto. La professionalità di Ossa e lo spirito di sacrificio di Jeroni lo hanno portato a conquistare il secondo e terzo posto in queste sei gare, una grande impresa per un progetto molto giovane. Alla fine, Fajardo ha ottenuto un meritevole quarto posto in finale, ma era molto in lotta per il podio.

raga_indoorfatto una grande prestazione che gli è valso un importantissimo Finalista, nonostante il pilota stesso non si sia accontentato di se stesso in più di una gara, come in quest’ultima, dove non è riuscito a superare le semifinali. Tutto sommato i risultati ci sono, davanti al suo principale rivale, Raga, che aveva in mano il compito di strappare il secondo posto al pilota Sherco, ma non è riuscito a battere Fajardo a Milano e questo ha rovinato tutte le sue possibilità.

Uno dei piloti che ci ha sorpreso di più è Jack Challoner, che al suo debutto ha centrato un magnifico sesto posto in finale, davanti al suo riferimento, James Dabill, numero uno della Beta e forse la grande delusione di questo Indoor 2011. Ci si aspettava molto dal britannico, ma la verità è che è rimasto bloccato nei turni di qualificazione con una guida imprecisa e non comune nella sua ultima stagione. Challoner ha sfruttato molto bene i suoi errori ed è riuscito a superare lo stesso Fujinami in eventi come Barcellona. Il pilota giapponese non è stato all’altezza del suo livello nemmeno in nessuna gara; Gli manca la grinta e la motivazione per tirare fuori il grande pilota che c’è in lui. Il fatto di avere Toni in squadra dovrebbe essere una ripugnanza per cercare di rimanere sulla sua ruota, ma la realtà è che la battaglia del pilota di Montesa è stata più nei turni di qualificazione che nelle finali.

Challoner è il rookie dell’anno La lettura di quanto accaduto in questi primi mesi dell’anno è chiara: Bou ha tutte le carte in regola per continuare a dominare in Outdoor e ottenere il suo decimo titolo mondiale consecutivo, non gli resta che continuare come ha fatto finora. Dopo di lui, la lotta sarà molto bella, dato che Fajardo si comporta meglio all’aperto che al chiuso, così come Fujinami, e ci si aspetta una bella lotta tra questi piloti insieme a Raga e Cabestany.
Forse siamo di fronte a una delle stagioni outdoor più emozionanti
.

Per ora, dovremo aspettare fino a maggio per vedere cosa succederà. Nel frattempo, continueremo a stuzzicare i nostri appetiti con il campionato nazionale più controverso degli ultimi anni. Dopo quanto accaduto a Castellolí, vedremo come si sta evolvendo il prossimo fine settimana a Ibiza, dove nelle precedenti edizioni ci sono sempre stati problemi con il meteo, costringendo i piloti ad andare veloci per le strade di Ibiza per arrivare in tempo. Sarebbe più bello vedere i piloti lottare in gara e non tanto contro l’amministrazione, ma la Federazione non sta rendendo le cose facili e i campionati sono troppo corti per permettersi la licenza di perdere punti preziosi su una cosa. Questo non è Trial.

CinguettareTerremo d’occhio il risultato per darti le migliori informazioni da Trialworld.  Non dimenticate che potete leggere tutti i resoconti dei Campionati Mondiali Indoor 2011 e della prima prova dei Campionati Nazionali Outdoor nella sezione news.

Potete cliccare qui per vedere tutte le foto del Campionato del Mondo Trial Indoor 2011.

Non dimenticate di votare dalla pagina principale (in fondo alla home page a sinistra) nel nostro sondaggio della settimana: Chi è il miglior pilota di sempre?. Bou, Tarrés o Lampkin? Tarrés sta vincendo! Attendiamo con ansia il vostro voto!

Saluti e buona settimana.

David Quer (david@trialworld.es)         

 

 

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