Toni Bou: “La mia guida è vicina al limite, dobbiamo migliorare la moto per fare un salto in avanti”

Toni Bou fa il punto sulla stagione 2022 del Campionato del Mondo Trial, dove ha aggiunto ancora una volta due titoli al suo spettacolare palmares. E’ stato un anno importante, dove forse aveva l’ambizione di aggiungere altre vittorie, ma anche di evolvere tecnicamente la sua Montesa Cota 4RT.

LA PAUSA INVERNALE E LA VISITA IN GIAPPONE

Dopo la chiusura del Campionato del Mondo Trial in entrambe le discipline, Toni Bou si è preso una breve pausa ed è stato poi presente alla grande festa che Honda organizza annualmente: “Lì abbiamo iniziato ufficialmente la pre-stagione e in questo mese di dicembre abbiamo iniziato la preparazione sia fisica che con la moto. L’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di simile, ma senza andare in Giappone. È stato bello rivedere gli ingegneri e lavorare con loro per alcuni giorni. È stato molto produttivo e l’intenzione è quella di migliorare il lavoro dello scorso inverno”.

Ora è il momento di preparare la stagione 2023 e Toni Bou parla del lavoro che un pilota fa nella pre-stagione, che passa prima di tutto attraverso la preparazione del Campionato del Mondo X-Trial. Per Toni Bou non è un compito facile, anzi: “È difficile. Siamo in un momento in cui le cose vanno molto bene e quando si migliora, è difficile farlo sotto tutti gli aspetti. Cioè: a volte si migliora verso un punto di cui si ha bisogno, ma si perde qualcosa che già si aveva. Questo ti mette in una situazione difficile. Nel corso dell’anno abbiamo apportato alcune modifiche, cercando di migliorare alcuni aspetti, e ci rendiamo conto che costa molto. A volte ci sono alcune cose che il pilota può compensare con il pilotaggio e altre parti che non può. Cerchiamo di rendere la moto il più regolare possibile e che sia il pilota a fare il resto; A volte non è solo la potenza, ma anche il controllo della moto”.

SVILUPPO DELLA MOTO UFFICIALE

Si sapeva che Montesa aveva lavorato con un nuovo motore nel 2021 con Fujinami e nel 2022 sia Bou che Marcelli avevano accesso a questa meccanica, con più potenza e che rappresentava un’evoluzione rispetto al suo predecessore, anche se questo non significava che Toni Bou si sentisse a suo agio fin dal primo momento: “quest’anno ho corso con due moto “diverse” nei campionati Indoor e Outdoor. Sono contento perché abbiamo osato nell’X-Trial e ha funzionato bene per noi, vincendo le prime quattro gare con la nuova moto. Poi, nell’outdoor, non mi sentivo molto bene e abbiamo fatto un piccolo passo indietro e credo che la strada sia questa: dove non vado io, lascio arrivare la moto e dove la moto non arriva, arrivo io”.

E’ ovvio che Toni Bou è ad alto livello tecnico, ma ha sempre più concorrenza e i giovani rivali acquisiscono più maturità di guida e capacità di gestione della gara. A questo proposito, Toni Bou è enfatico su ciò di cui ha bisogno per rimanere al top: “SSono molto esigente, so di poter migliorare. Anche le grandi stagioni che abbiamo avuto avrebbero potuto rivelarsi migliori. Per continuare a progredire, lo stesso vale per la bici, che può aiutarmi a spingere. Nella guida penso di aver raggiunto il mio limite, ma se miglioriamo sulla moto possiamo anche fare un passo avanti”.

Toni Bou all'X-Trial di Madrid

I RIVALI

E’ ovvio che Toni Bou è ad alto livello tecnico, ma ha sempre più concorrenza e i giovani rivali acquisiscono più maturità di guida e capacità di gestione della gara. A questo proposito, Toni Bou è enfatico su ciò di cui ha bisogno per rimanere al top: “SSono molto esigente, so di poter migliorare. Anche le grandi stagioni che abbiamo avuto avrebbero potuto rivelarsi migliori. Per continuare a progredire, lo stesso vale per la bici, che può aiutarmi a spingere. Nella guida penso di aver raggiunto il mio limite, ma se miglioriamo sulla moto possiamo anche fare un passo avanti”.

“Ci sono due o tre punti molto importanti: c’è un gruppo con più top rider rispetto agli altri anni, con cinque piloti che possono vincere le gare, che sono lì sul podio. Inoltre, le gare sono più facili, quindi più persone entrano in lotta e possono succedere più cose. Al momento questo ci ha avvantaggiato perché essendo più costanti di altri, ci ha dato un titolo con molti punti di vantaggio: quando non abbiamo vinto, siamo arrivati secondi. Con sette vittorie e tre secondi posti, è un campionato completo e chi è arrivato secondo e terzo, in diverse gare è rimasto fuori dal podio. Questo ti dà più tranquillità nel campionato. Quando dico che abbiamo commesso degli errori, è esattamente quello che intende: in alcune gare siamo stati vicini a finire quinti o sesti”.

Per quanto riguarda il suo compagno di squadra, Gabriel Marcelli, per Toni Bou il tandem che formano è positivo: “È un livello molto alto. L’ho aiutato il più possibile e penso che sia un pilota con un grande futuro. Lo vedo meglio in moto rispetto ai risultati che ha ottenuto. Alla fine della stagione ha fatto più di quello che doveva fare, ed essere in questa squadra non è facile. Ha funzionato bene, poi si è stabilizzato…”

In generale, Toni Bou continua ad essere molto affamato di vittorie e titoli, consapevole che, a causa dell’età e dell’evoluzione dei suoi rivali, sarà sempre più difficile per lui mantenere la traiettoria del suo spettacolare track record.

Toni Bou nel Campionato del Mondo Trial

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