Recensione Sherco ST 290 del 2011

Un altro dei grandi bestseller presenta un interessante elenco di novità al fine di rafforzare la propria meccanica con nuove soluzioni tecniche e componenti che ottimizzano al massimo le prestazioni. Tutte queste modifiche, insieme ad altri piccoli dettagli, sommati all’importante restyling a cui è stata sottoposta la parte ciclistica della gamma 2010, compongono la personalità di un vero candidato a catturare tutti i vostri desideri.
 
Nel dettaglio: il motore.
La maggior parte del lavoro svolto dagli ingegneri Sherco per questa edizione 2011 è stato svolto dal motore. Una lettura positiva di questo fatto è che riflette la fiducia dei marchi nei motori 2T introducendo grandi cambiamenti e persino riprogettazioni, senza accontentarsi di ciò che già esiste per vedere dove finisce per evolversi il mercato. Come forse ricorderete, quando le versioni 4T sono entrate in scena, intorno al 2006, la 2T ha subito un forte arresto tecnologico.
La cosa più notevole di questa sezione è l’arrivo di un motore completamente riprogettato, con soluzioni tecniche inedite, come il sistema di raffreddamento “wather inside”, che elimina i condotti esterni. I carter sono ora realizzati in alluminio pressofuso e lavorati in un unico ciclo, garantendo così la massima pressione di ancoraggi e alloggiamenti. Anche la frizione è stata completamente rivista, ricevendo un nuovo gruppo pinza e pompa, oltre a un tubo più stretto.
In dettaglio:

per il ciclo e altri componenti


Approfittando del fatto che nell’edizione 2010 sono state introdotte modifiche strutturali molto importanti nella gamma Trial, in questa occasione Sherco ha optato per la lucidatura di piccoli dettagli e lavorare con la stessa base proposta allora. La più rilevante è l’adozione di una nuova soluzione tecnica al serbatoio, che perde il suo bocchettone laterale a favore di uno più confortevole nella parte superiore del parafango, garantendo così maggiore pulizia e comfort. Come forse ricorderete, il filtro dell’aria si trova nella parte anteriore, proprio dove prima si trovava il serbatoio del carburante, dove riceve aria fresca ed è ben protetto dallo sporco.
Ai comandi
Non c’è dubbio che Sherco abbia fatto un ottimo lavoro per il 2011 per offrire al pubblico una moto equilibrata e competitiva. La sua stampa è dominata dall’eleganza data dalle sue linee e da un riuscito contrasto cromatico che esalta la qualità di tutti i suoi componenti. Se guardiamo bene, possiamo notare come siano stati posizionati dei fermi di sterzo rimovibili sul fodero anteriore del telaio in modo da salvaguardare la ciclistica, ma che logicamente limitano uno dei punti di forza della moto: l’angolo di sterzata.
Se scegli di rimuoverli, vedrai che questo angolo è paragonabile solo a quello offerto dall’Ossa TR 280i, in quanto è molto ampio. Di conseguenza, guidare la ST in aree tortuose o strette è un vero piacere; Gira facilmente e nobilmente, pur essendo sorprendentemente leggero dalla parte anteriore. Siamo sorpresi dal fatto che, nonostante le evoluzioni e gli anni, la Sherco continui ad emergere come una moto semplice, molto familiare, dove il compromesso raggiunto tra sportività e comfort è eccellente.
Il Motore
La nuova Sherco ha migliorato i suoi record a tutti i regimi, soprattutto ai bassi e medi regimi, dove già godeva di grandi prestazioni. La risposta al colpo di acceleratore è immediata, ma nobile e prevedibile, quindi invita a guidarla in modo dolce, sfruttando l’inerzia e senza essere ossessionati dalla ricerca di alti regimi nelle marce corte. Nei primi momenti ci siamo sentiti un po’ nervosi e veloci, corroborati da quella strana sensazione che sembra che lei stia guidando la moto verso di te. Alla fine abbiamo dato la colpa a una mancanza di riprese e adattamento, perché dopo poche ore quella sensazione è scomparsa e ci siamo sentiti già a casa ai comandi dello Sherco. Anche agli alti regimi è migliorato molto, e infatti non ci è mancata più potenza, anche se dobbiamo anche confermare che, rispetto ad altre rivali più dirette, riusciva a sopportare meglio gli overgiri.
La parte del ciclo
Il resto della parte ciclistica, in particolare le sospensioni e i freni, non subisce grandi cambiamenti rispetto alla scorsa edizione. L’omogeneità delle sospensioni è soddisfacente, ma ci manca un po’ più di forza in entrambi i treni, soprattutto nella parte anteriore.
Le impostazioni delle sospensioni sono comode e versatili, ideali per la pratica mista e soddisfano le aspettative dell’amatore medio e alto, ma se hai intenzione di praticare una guida altamente sportiva sarebbe interessante regolarla da un professionista. La parte posteriore resiste bene ai forti urti e dalla plancia di comando le sensazioni sono molto positive, anche se è vero che dall’esterno impatti così grandi sembrano compromettere lo Sherco.
Conclusioni
Insomma, possiamo dire che per i suoi meriti il nuovo Sherco migliora le sue prestazioni sotto ogni punto di vista, senza perdere un briciolo della versatilità e della facilità d’uso che lo caratterizza. È una moto pensata per tutti, anche se sicuramente quella che si troverà più a suo agio ai comandi sarà l’appassionato medio, che apprezzerà tutte le concessioni e il comfort della Sherco a tutti i livelli. È ben rifinito, incorpora soluzioni tecniche molto innovative, è leggero e potente. Se sei un pilota “top” potresti perdere un po’ più di grinta agli alti regimi ed è interessante mettere le sospensioni a tuo piacimento, ma la ST è una chiara alternativa alla Gas Gas per la moto, e alla Ossa per rapporto qualità-prezzo. Il resto delle moto, ad eccezione di Scorpa, che monta il vecchio motore Sherco e si guida molto bene, rappresentano concetti più personali e diversi, anche se ugualmente validi. Non appena faremo i rispettivi test approfonditi in Trialworld, sarai in grado di vedere con i tuoi occhi.
 
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FOGLIO
 

MOTORE
Tizio: Due tempi.
Numero di cilindri: Uno.
Refrigerazione: Liquido.
Alesaggio per corsa: 76 x 60 mm.
Cilindrata totale: 272 cc.
Carburazione: Dell ́Orto VHST 28 mm.
Su: CDI elettronico.
Scoppio: Influenza.
Frizione: Multidisco in bagno d’olio. Azionamento idraulico.
Cambiare: Cinque marce.
Trans. primario: A marce.
Trans. liceo: Per catena.
TELAIO
Cornice: Doppia trave in acciaio al cromomolibdeno.
SOSPENSIONI
Fronte: Forcella Ceriani convenzionale con barre da 38 mm.
Rotta: 185 millimetri.
Indietro: Monoammortizzatore Ollé.
Rotta: 175 millimetri.
FRENI
Fronte: Un disco flottante da 185 mm. Pompa e pinza AJP.
Glutei: Un disco flottante da 145 mm. Pompa e pinza AJP.
RUOTE
Pneumatici: Michelin Trial Comp. Del.: 2,75 x 21. Posteriore: 4,00 x 18.
MISURE & PESO
Passo: 1.330 millimetri.
Altezza del sedile: 640 millimetri.
Suolo: 290 millimetri.
Serbatoio carburante: 2,7 l.
Peso dichiarato (vac/ll): 69,5 Kg. / N.d.

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