Follow-up Scottish Six Days Trial 2015

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James Dabill ai comandi del Vertigo Combat

Quasi 300 corridori sono saliti sul podio di Fort William per prendere parte a una nuova edizione della leggendaria Scottish Six Days Trial. Ci aspettano sei lunghi giorni attraverso splendidi paesaggi scozzesi che ospiteranno una trentina di aree impegnative dominate da acqua e fango.
Massima attesa per l’arrivo di Vertigo con due favoriti per la vittoria: Lampkin e Dabill. Dopo un inizio di stagione modesto per la nuova moto, le SSDT saranno un banco di prova per l’affidabilità e la sfida di conquistare il primo titolo importante per il marchio spagnolo.
GIORNO 1: REGOLE DEL PANETTIERE
La prima giornata di gara è trascorsa senza grosse sorprese per i favoriti. Baker e Fry sono saliti in cima alla classifica dopo aver completato tutte e 30 le zone della giornata senza penalità. Dietro di loro, con un punto, Danby, Dabill, McDonald e Lampkin.

È ancora troppo presto per fare la differenza, dato che abbiamo 38 corridori in un range di 10 punti, ma qualsiasi errore può costare caro.
GIORNO 2: LE PENALITÀ CONDIZIONANO LA GARA
Il secondo giorno di gara è tradizionalmente uno dei più duri dei giorni di gara. In questa edizione, però, i problemi si sono manifestati sotto forma di penalità di tempo, dove oltre il 90% dei corridori ha aggiunto punti aggiuntivi sulle proprie carte che hanno portato addirittura all’esclusione di un buon numero di partecipanti dalla competizione.

Dougie Lampkin si è lamentato degli eventi che si sono verificati il secondo giorno: “È la prima volta che prendo una penalità di tempo nelle SSDT”. Sono stati invece 8 punti in più, mentre per un altro dei grandi favoriti per la vittoria, James Dabill, la penalità ammonta a 33 punti, che lo separa praticamente dalla conquista di un nuovo titolo nello scozzese quando il giro di boa della gara non è stato nemmeno raggiunto.

Questo fatto, causato da una scarsa pianificazione organizzativa, offusca l’eccellenza che dovrebbe regnare in un evento centenario, considerato la Mecca dei trialisti e dove quasi 300 cavalieri si ritrovano ogni anno dopo tanti sacrifici, preparazione ed entusiasmo.

La durezza e la difficoltà non sono in contrasto con il buon senso che dovrebbe prevalere nell’organizzazione. Questa è una gara di trial, non una gara di enduro estremo. Tuttavia, i più avvantaggiati nella classifica sono stati coloro che non si sono fermati a vedere le aree o si sono fermati solo in minima parte.

Pertanto, mi rivolgo alla classifica SSDT 2015. Ora il nuovo leader è Sam Haslam, con soli quattro punti all’attivo, seguito da Hemingway e Kendrew. Per trovare i grandi favoriti dobbiamo andare all’ottavo posto occupato da Dougie Lampkin.

E’ stata una buona giornata per i piloti spagnoli, dove abbiamo messo in evidenza Gabriel Reyes, primo nella classifica nazionale, seguito da un’importante risalita di posizioni per i veterani Carlos Casas e Diego Urreta.
 
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