Toni Bou vince in Italia e consolida il primato

Bou ita13ha ottenuto una vittoria molto importante questo pomeriggio al Gran Premio d’Italia di Trial, battendo il suo più grande rivale, Adam Raga, che fino all’ultimo tratto ha ceduto questa seconda posizione in favore di Takahisa Fujinami, ma un errore inaspettato del pilota giapponese ha permesso alla grande impresa di Toni Bou di non tradursi in una più comoda leadership mondiale.

Il Gran Premio d’Italia Trial è uno dei più importanti del calendario, sia per il grande afflusso di spettatori, sia per la grande attesa che circonda i marchi. In questa edizione abbiamo assistito alla presentazione ufficiale di due marchi, Sherco e Montesa, oltre a toccare con mano la gamma Gas Gas 2014 recentemente presentata con i suoi modelli serie TXT e TXT Racing.

Proprio per Montesa è stato un grande weekend. Sabato si è svolta la presentazione della nuova Montesa Cota 4RT 260 2014 dopo un lungo periodo di silenzio del mercato e un futuro incerto. La nuova scommessa riflette il fatto che Montesa è ancora molto viva e mantiene la sua linea nei motori a quattro tempi. Nei prossimi giorni potrete vedere un test approfondito su Trialworld.

In ambito sportivo, il NonStop continua ad essere il protagonista principale. I piloti continuano con il loro adattamento ai nuovi regolamenti, controlli e modalità di guida. Seguendo l’andamento della gara precedente, nella Pobladura de las Regueras, vediamo come Anche questa è stata una prova di carte con punteggi molto alti. Forse in questa occasione, è stato il risultato di quattro tratti di percorso molto difficili che contrastavano con otto zone che erano a priori abbastanza facili per i corridori.

Nella categoria assoluta, Toni Bou si è distinto sugli avversari fin dal primo giro, chiudendo il suo parziale con soli 8 punti. Alle sue spalle, Adam Raga con 18 punti e Fujinami con 22. Alle loro spalle, un gruppo di tre corridori guidati da Fajardo e che comprendeva anche Cabestany, Dabill e Grattarolla.

Adam Raga conquista il secondo Raga 13 Vert Nonostante tutto, il vantaggio accumulato da Bou al primo giro è stato sufficiente per affrontare il finale di gara con garanzie. Le L’emozione era vedere come si sarebbe risolta la bella lotta tra Raga e Fujinami all’ultimo giro. I registri tra i due erano quasi identici, ad eccezione di un “diversi” di Raga nella quarta zona che dava un vantaggio provvisorio per Fujinami e grazie al quale i giapponesi sono arrivati in seconda posizione all’ultimo tratto. Infine, un errore nell’ultimo gradino della zona ha ribaltato questo vantaggio e ha regalato il secondo gradino del podio a Raga.

Quarta posizione di merito per Fajardo, che ha subito una brutta caduta in zona 9 e ha dovuto completare il resto della gara con la caviglia e il braccio molto impoveriti. Alle sue spalle, in quinta posizione, ha concluso Albert Cabestany.

Nella Junior abbiamo assistito alla prima vittoria del pilota locale Giacomo Saleri con un punto di vantaggio sul leader della categoria, Jorge Casales, che si è trascinato per tutto il weekend problemi fisici a causa di una gastroenterite. Per il pilota Gas Gassi tratta di un risultato importante, in quanto lo consolida in testa alla classifica portando i suoi principali rivali, Sheppard e Tarrés, rispettivamente quarto e quinto.

Nella 125esima categoria, la vittoria è andata al francese Caudemberg, seguito da Giarba e Chatagno. Nacho Fernandez, il miglior rappresentante spagnolo, non ha avuto la sua giornata migliore e non poteva che essere undicesimo.

La nona prova del Campionato del Mondo Trial si terrà domenica prossima, 14 luglio, a Kramolin (Repubblica Ceca).

Toni Bou: “E’ stato un grande weekend, ieri con la presentazione della nuova Cota 4RT e oggi con questa nuova vittoria, la terza consecutiva, e con il mio compagno di squadra sul podio. Sono arrivato in Italia con due punti di vantaggio da leader del Mondiale e me ne vado con cinque. E’ stata una gara complicata, di quelle che mi piacciono, e con tre tratti molto difficili che hanno sicuramente influito sul risultato. Vorrei che i test che ci aspettavano avessero il livello di richiesta di questo, ma do per scontato che ce ne sarà uno più facile che ci farà soffrire. Per quanto riguarda la nuova Cota 4RT, sono convinto che sarà apprezzata da chi la possiede”.

Takahisa Fujinami: “Tornare sul podio dopo tre round di pausa è una soddisfazione. Peccato che alla fine e a causa di un errore assurdo ho perso una seconda posizione per la quale avevamo lavorato tutto il giorno. In questo senso, sono deluso perché non posso permettermi questo tipo di errori. Ciononostante, ho salvato un podio importante per completare un weekend magnifico per Montesa, con la vittoria di Toni e la presentazione della nuova
eva Cota 4RT”.

Adam Raga: “Sono felice. La prova non è stata affatto facile e le sezioni erano di un’unica linea: passare o non passare, da zero o da cinque. Abbiamo dovuto stare molto attenti e penso che il risultato finale sia molto buono. Mi sento ancora molto bene in termini di forma e tecnica.
A cinque gare dalla fine della stagione di Coppa del Mondo, possono ancora succedere molte cose”.

Jorge Casales: “Una gara molto dura. Il fine settimana è stato complicato, perché vomitavo ed ero molto debole fisicamente. Il primo giro non è stato buono, ma nel secondo giro abbiamo recuperato terreno per prendere il comando. E’ stato nella terza, nella zona nove, dove dopo aver messo su un piede stupido ho perso questo vantaggio. L’importante è che con questo risultato, vedendo quello che hanno fatto i miei avversari, io possa fare qualche punto e consolidare il vantaggio”.

Jeroni Fajardo: “La gara è stata molto chiara da ieri. C’erano quattro zone praticamente impossibili, ma con un po’ di fortuna riuscivano ad uscirne, come accadde a Toni, che riuscì a superarne alcune. In generale vedo una gara un po’ male, con tratti molto difficili e 8 tratti molto facili dove non si poteva sbagliare. C’è ancora del lavoro da fare sul NonStop e da capire da tutti, visto che oggi c’erano anche zone in cui era richiesto di avere due backpackers a causa dell’alto livello di difficoltà e anche di pericolosità”.

 

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