Miquel Gelabert si ritira dal processo professionale: “Mi è stata diagnosticata una malattia”

Miquel Gelabert ha annunciato il suo imminente ritiro come pilota professionista. In una lettera da lui stesso pubblicata, spiega i motivi che lo hanno portato a prendere questa decisione, spinto da una malattia e dal fatto di non aver trovato una struttura sportiva con cui affrontare il 2023 con garanzie di mantenere il suo livello di aspirazioni.

Miquel Gelabert ha avuto la sua migliore stagione nel 2021 con GASGAS, raggiungendo la quinta posizione assoluta ed essendo settimo nell’ultima stagione 2022. Ha ottenuto due podi nella massima categoria, uno con GASGAS e l’altro con SHERCO.

Miquel Gelabert è stato un pilota ufficiale GASGAS, VERTIGO e SHERCO.

La sua sconfitta sulla griglia di partenza del TrialGP dimostra la crisi che sta attraversando la massima competizione trial, con pochi piloti in grado di rimanere nell’élite con buone condizioni economiche e mezzi, occupando una categoria massima che supera di poco i dieci partecipanti.

Probabilmente non è un addio definitivo, ma la situazione di Gelabert è un chiaro riflesso del fatto che i buoni risultati non garantiscono un posto in un team ufficiale, anche se ovviamente è un punto importante.

La moto di Miquel Gelabert sarà guidata nel 2023 da Jaime Busto, la grande scommessa di GASGAS per provare a lottare per il titolo mondiale.

Miquel Gelabert TRIALGP Andorra 2022
Miquel Gelabert con GASGAS nel 2022

Dichiarazione ufficiale di Miquel Gelabert:

Buonasera a tutti, oggi voglio informarvi che ho preso una decisione molto importante per la mia vita e il mio futuro, se non la più. Ho deciso di ritirarmi dal mondo del trial, che è stata la mia passione, il mio sport e soprattutto uno stile di vita, sia per me che per la mia famiglia, che mi ha sostenuto in tutti questi anni, nella misura in cui li ho lasciati. Approfittando di questa menzione, vorrei dire che sarò eternamente grato per tutto lo sforzo, le ore, i sacrifici e la stima che la mia famiglia ha dedicato per realizzare il mio sogno di essere un pilota professionista.

Vorrei anche ringraziare la prova per tutti i momenti che mi ha regalato, le persone che ho incontrato e con cui ho avuto a che fare, e le lezioni di vita che qualsiasi sport d’élite può insegnarti.

In questi anni sono passate molte persone nella mia vita, alle quali vorrei ringraziare enormemente per il loro aiuto e i loro consigli per rendermi un pilota migliore, e una persona migliore.

Questi sono: / Ciriac Grados/ Josep Banyeres/ Albert Soler/ Jorge Prat/ Luciano Bonaria/ Sherco Spain(Arnau Vilardell, David Sarrias)/ Colomer Family/ Teissier Family/ Josep Paxau/ Lluis Gallach/ James Gonzalez/ Valerio Pastorino/ Umberto/ Corna Family/ Cesar Cañas/ Pim Terricabras/ Vertigo Motors(Manel, Siscu, Llelle)/ Claudi Obradò/ David Poveda/ Josep Alonso/ Miki Arpa/ Fabian Simmer/ Edu Carmona/ Quim Barbena/ My backpackers (Pep Campàs, Adri del Olmo, Ramonet, Eloi Capallera, Joan Rovira)/ Jordi Mera/ Marc Robert/ Famiglia Bonaparte/ Marc Safont/ Ivan Sanchez (Piscines Sant Feliu) / Motoclub Cambrils/ Famiglia Gilbernet/ Hippel Racing/ Tato Prat/ Michel Kaufman/ Cesar Carmona/ Jordi Compta.

Infine, ma soprattutto, vorrei aprirmi a tutti voi e spiegare perché vado in pensione. Per molte persone sarà molto difficile da capire e pazzesco, che, con il livello, le capacità tecniche e le possibilità di essere uno dei migliori trialisti al mondo nei prossimi anni mi ritiro, anche se ci saranno anche persone che saranno felici.

Da un anno sono in trattamento con un team di professionisti, e allo stesso tempo super umani, chiamato CRAVING, dove trattano i disturbi mentali. Mi stanno aiutando a rimettere in carreggiata la mia vita e a riportare in vita la persona che si nascondeva sempre più dietro un personaggio che avevo creato perché non ero in grado di gestire molte situazioni di pressione del mondo dell’élite, il fatto che non mi sono mai mostrato debole, incapace di gestire qualsiasi emozione e la paura di pensare “Cosa penseranno di me?” A causa di questo personaggio, che sono l’unico responsabile di aver creato, ho commesso molti errori dentro e fuori il mondo processuale, e di conseguenza, stavo sporcando la mia immagine dentro e fuori di esso.

Tutto è cambiato il 7-11-2021, subito dopo l’indoor di Andorra, quando un gruppo di persone a cui sarò eternamente grato per quello che hanno fatto per me, perché avrebbero potuto affondare la mia carriera sportiva, ma soprattutto la mia vita, ha preferito presentarsi a casa dei miei genitori e ha esposto la situazione per darmi la possibilità di cambiare, poiché sapevano che era malato.

Dopo aver ricevuto questa notizia, i miei genitori, lungi dall’essere lontani da me, decisero di provare ad aiutarmi e cercarono un centro specializzato per il mio problema. Da lì ho iniziato il mio trattamento 4 giorni a settimana, quando mi è stata diagnosticata una malattia mentale, che, grazie a quelle persone, siamo stati in grado di rilevare in tempo e metterci al lavoro per curarla e risolverla.

E’ stato un anno molto duro e di sacrificio, combinando le mie terapie con la mia formazione, ma ne è valsa la pena vedere tutti i progressi e aver potuto arrivare dove sono ora, consapevole che c’è ancora del lavoro da fare.

È molto difficile, ma è così, riconosco che la situazione attuale è dovuta ai miei errori passati e li sto pagando, e che se nessuna fabbrica mi vuole non è per le mie capacità tecniche o per le possibilità di essere tra i migliori al mondo, ma per la mia immagine.

Tuttavia, non sono orgoglioso, ma sono grato per tutto quello che mi è successo perché mi ha fatto tornare ad essere la persona che ero, ancora meglio, e continuerò a lavorare fino a quando non sarò guarito al 100%.

Saluti, grazie alle persone che sono ancora al mio fianco dopo tutto e, GRAZIE PROVA!!

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