L’ultima zona ha decretato il secondo classificato del 2024. Recensione di TrialGP Spain Ripoll

Il campionato del mondo trial 2024 si è concluso con la celebrazione del GP di Spagna a Ripoll.

Con un lavoro eccezionale da parte del club motociclistico per mesi di entusiasmo e fatica, sono stati proposti tre grandi gruppi di zone.
La realtà è che, nonostante gli sforzi e le navette proposte per portare gli appassionati nelle aree, l’accesso è stato lento ed è stato difficile seguire la gara a piedi.
Alla fine, la decisione complicata è quella di organizzare una gara nel miglior ambiente montano e con un pubblico ristretto, oppure la possibilità di creare aree per lo più artificiali e avvicinare la competizione alle popolazioni.

Con Toni Bou già proclamato campione a Cahors, l’emozione è stata nella lotta per la seconda posizione, che era completamente aperta tra Busto e Marcelli, con Toni Bou come protagonista per bilanciare i punti della gara.

Sabato ha vinto Toni Bou, secondo Busto e terzo Marcelli.
Ciò significa che la distanza per il secondo posto è scesa da 7 punti a 5 punti.
Un vantaggio che per domenica non è stato significativo, visto che in caso di pareggio il vantaggio era per Busto.
In questo secondo giorno di gara l’ultimo giro è stato straziante, come vi abbiamo raccontato nella cronaca video, visto che tutti hanno iniziato a cedere nelle ultime sezioni e poteva succedere di tutto, anche con gli ordini di squadra.

Marcelli si è assestato al terzo posto del podio, ma Bou e Busto sono arrivati all’ultima zona con quattro punti di vantaggio, quindi un fiasco avrebbe rovinato la seconda posizione di Gabri.
Bou aveva bisogno di andare avanti, qualunque cosa accada.
L’intero team Montesa era con il cuore in fiato sospeso fino a quando Bou ha superato l’impegnativo gradino di ingresso della zona 12.
Infine, Gabri ha festeggiato un combattuto secondo posto e Busto, che ha iniziato la stagione con problemi, era sul punto di rimontare.

Quarte posizioni per Adam Raga e Jorge Casales.
Buon risultato anche per Miquel Gelabert, quinto sabato.