Jeroni Fajardo sospeso per 12 mesi

Jeroni Fajardo sta vivendo uno dei suoi momenti più agrodolci nello sport. Da un lato, le sue prestazioni come pilota sono probabilmente le migliori di tutta la sua carriera di pilota, con risultati regolari sul podio e manifestandosi come uno dei principali rivali di Toni Bou.
Dall’altro, le circostanze di crisi di Gas Gas, che gli hanno impedito di completare il Campionato Spagnolo e compromettono le sue risorse come pilota d’élite. E a questo punto bisogna aggiungere la risoluzione raggiunta dalla FIM dopo un’analisi effettuata sul pilota in occasione del Gran Premio d’Italia 2018. In questo test medico, l’eptaminolo è stato trovato nelle urine del pilota, una sostanza vietata dalle regole antidoping della FIM.
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La risoluzione della FIM, resa pubblica il 20 settembre 2019, indica che Jeroni Fajardo ha una sospensione sportiva di 12 mesi come sanzione, che va dal 16 settembre 2018 al 16 settembre 2019. In altre parole, il GP di Spagna che si terrà a La Nucía sarà l’unico in cui Fajardo potrà segnare, scomparendo dalla classifica nel resto del GP.
Ecco come lo ha spiegato lo stesso Jeroni Fajardo:

Con la presente comunicazione informo che in data odierna è stato pubblicato dalla Fédération Internationale de Motocyclisme (FIM) l’accordo che ho raggiunto con quest’ultima, con il quale mi è stato imposto un periodo di sospensione di 12 mesi, a partire dal 16 settembre 2018.
Il 23 gennaio 2019 sono stato informato dalla FIM che l’analisi del campione di urina che mi è stato prelevato il 16 settembre 2018 all’evento del Campionato del Mondo Trial ad Arco di Trento (Italia), ha rivelato la presenza di eptaminilo, una sostanza proibita in conformità con le regole antidoping della FIM.
A quel tempo, ero completamente all’oscuro di come la sostanza fosse entrata nel mio corpo, poiché non ho mai cercato di ricorrere a sostanze o metodi proibiti per migliorare le mie prestazioni atletiche. In 19 anni di competizioni ai massimi livelli, sono stato sottoposto a numerosi controlli antidoping e nessuno di questi ha portato a un risultato analitico negativo.
Di fronte all’incertezza, ho provveduto a richiedere il referto completo al laboratorio che aveva analizzato il mio campione, che ha rivelato la presenza di un’altra sostanza chiamata octodrina. Secondo il rapporto, “la presenza di eptaminilo nel campione di urina può essere il risultato dell’ingestione di octodrina […] L’eptaminolo può essere metabolizzato nel corpo attraverso un processo di idrossilazione”.
È stato in quel momento che ho capito che era successo qualcosa al di là della mia conoscenza, così ho deciso di avere il supporto di esperti per determinare la causa della presenza di eptaminilo nel mio campione di urina e per poter dimostrare la mia innocenza.
La conclusione raggiunta è stata che l’integratore alimentare chiamato “Nox Pump”, che aveva assunto lo stesso giorno in cui era stato raccolto il campione, avrebbe potuto essere la ragione del risultato analitico negativo. Infatti, nonostante il fatto che il foglietto illustrativo del prodotto non menzionasse alcuna sostanza proibita, la nostra analisi dell’integratore ha confermato la presenza di octodrina naturale, che si trova negli estratti di Kigelia africana.
In breve, l’eptaminilo che era stato trovato nel mio campione di urina era il risultato di un processo di metabolizzazione di un’altra sostanza chiamata octodrina, che è stata trovata anche nel campione in una proporzione minore.
Sulla base delle circostanze di cui sopra, delle accuse formulate e delle prove da me presentate, la FIM ha espressamente riconosciuto che il risultato analitico avverso è stato causato dall’uso dell’integratore alimentare Nox Pump. Come ammette la stessa FIM nella sua dichiarazione, in nessun momento ho avuto alcuna intenzione di ingannare o migliorare le mie prestazioni sportive utilizzando un prodotto del genere.
Nonostante tutto questo, e in applicazione del principio di responsabilità quasi-oggettiva che opera nelle normative antidoping, la FIM ha deciso di impormi un periodo di sospensione di 12 mesi, a partire dal 16 settembre 2018. In virtù di quanto sopra, l’unica conseguenza della sanzione irrogata è l’annullamento dei risultati ottenuti dal 16 settembre 2018 al 16 settembre 2019.
Non vorrei concludere questa dichiarazione senza ringraziare tutte quelle persone che mi hanno sostenuto durante questi mesi difficili che ho dovuto vivere. Soprattutto alla mia famiglia e ai professionisti che mi hanno consigliato e che mi hanno permesso di prendere parte oggi all’ultimo round del Campionato del Mondo Trial.
Jeroni Fajardo.

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