Chiavi per riposizionare le pedane in Trial

 
Il consolidato amore per il Trial classico, insieme ad un’ampia e variegata gamma di modelli, rende questa disciplina un’opzione entusiasmante per vivere la mountain bike con sensazioni uniche. In linea con la relazione che abbiamo preparato, dobbiamo concentrarci su due aspetti principali. Il primo è il proliferare di competizioni classiche, dove è possibile per i cavalieri di qualsiasi età e livello godersi una giornata divertente con la migliore atmosfera classica del Trial. In secondo luogo, per il fatto che molti appassionati scelgono la loro moto in base alla loro moto, non sempre in base alle prestazioni, ma piuttosto alla passione e al feeling per un modello o un marchio.
Quando la moto ti capita tra le mani, o pensi di aggiornarla, ci sono diversi punti fondamentali che devono essere affrontati indipendentemente dal livello di guida. Componenti come manubrio, pneumatici aggiornati e sospensioni posteriori sono i più comuni. Tuttavia, molto raramente viene preso in considerazione per migliorare la sezione più efficace: ottimizzare la distribuzione dei pesi.
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All’epoca, era raro trovare piloti di categoria che non modificassero i comandi in base al loro stile di guida o alle loro esigenze. Oltre ai componenti che si trovano nel manubrio, è fondamentale valutare il grande miglioramento dinamico che un riposizionamento delle pedane può portare.

Che cosa stiamo cercando con questo?

Principalmente per abbassare il baricentro e guadagnare stabilità. A seconda del modello e delle esigenze del pilota, si può ottenere una riduzione compresa tra 30 e 60 mm rispetto alla posizione di partenza. Proprio con questo dettaglio, la differenza quando si tratta di mantenere l’equilibrio e guadagnare stabilità è impressionante. Inoltre, le gambe del ciclista avvolgono meglio il tutto e i movimenti del corpo vengono trasmessi in modo più efficace alla bici. In due parole, guadagneremo in stabilità e sensibilità.
Un altro punto su cui possiamo influire è la modifica delle geometrie iniziali. Sfruttando lo spostamento delle pedane, la posizione di guida può essere ritardata per cercare maggiore trazione e supporto sull’asse posteriore. Questo dipenderà anche da ogni modello e dalle esigenze del pilota, poiché una posizione di guida troppo arretrata può essere controproducente per l’equilibrio sulle traiettorie.
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Infine, il riposizionamento può essere utilizzato per accogliere nuove pedane più larghe o con scanalature diverse.
Per trovare una soluzione su misura, ARS Trial Parts offre una consulenza personalizzata e un servizio davvero squisito. Abbiamo apportato noi stessi questo miglioramento su una Honda TLR 200 e il risultato non potrebbe essere più soddisfacente, al punto che se potessimo tornare indietro nel tempo, sarebbe stato il primo dei nostri miglioramenti
Va inoltre sottolineato che non si tratta di un’operazione semplice e richiede un lavoro professionale. Questo è un miglioramento che viene apportato al telaio e durerà una vita, quindi vale la pena essere fini e meticolosi con il processo.
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Le prove classiche hanno una caratteristica che le rende molto attraenti: sono molto diverse tra loro. Ciò implica che hanno tutti una personalità molto marcata. Forse più accentuato rispetto agli attuali modelli di produzione. Condividono tutti le dimensioni dei loro pneumatici, ma, da lì, sono notevolmente diversi l’uno dall’altro. Tuttavia, c’è un aspetto comune praticamente a tutte le bici da trial classiche. Le sue pedane sono posizionate troppo in alto per il trial classico di oggi.
La modifica di questa sezione in alcuni modelli permette di ottenere risultati spettacolari. Si tratta di un’operazione complessa che solitamente richiede l’intervento di un’officina specializzata ed è per questo che c’è chi ricorre al montaggio del manubrio più alto che trova o modifica il reggisella superiore della forcella per sollevarlo. Queste operazioni sono consigliate solo per migliorare il comfort di guida dei motociclisti più alti.
Il riposizionamento delle pedane in una posizione più bassa, simile a quella utilizzata dalle moto moderne, aumenta la stabilità della moto nelle zone e rende le cose straordinariamente più facili per il suo pilota. Su alcuni modelli Montesa abbiamo abbassato le pedane fino a 60 mm. In generale, non è necessario andare così lontano (né conveniente in molti casi). Da 20-25 mm in poi, i miglioramenti sono già chiaramente evidenti.
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In ARS, prendiamo in considerazione i seguenti problemi per questa modifica:
– La zona delle pedane è sottoposta a notevoli sollecitazioni e quindi bisogna fare in modo che la resistenza del telaio non venga ridotta.
– I nuovi ancoraggi pedane dovrebbero permettere di montare le pedane delle moto moderne, che sono molto più comode e resistenti di quelle originali.
– L’aspetto della motocicletta deve essere alterato il meno possibile.

PROCESSO DI TRASFORMAZIONE PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLE PEDANE

1) La progettazione di dime di cartone che si adattino il più possibile al telaio della moto. Queste solette vengono poi tagliate al laser da acciaio molto spesso, solitamente superiore a 6 mm.
2) Rimozione degli ancoraggi originali delle pedane moto (in precedenza abbiamo preso le misure della loro posizione originale) e levigatura di tutte le superfici in modo che l’aspetto finale dell’opera sia corretto.
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3) Saldatura da parte di specialisti delle maschere e, su di esse, dei nuovi ancoraggi delle pedane nella posizione più bassa.
In base ai desideri del pilota, cogliamo anche l’occasione per posizionare le pedane più indietro o anche più avanti in alcuni casi, anche se in questo caso le variazioni sono piccole, nell’ordine dei 10 mm, rispetto alla situazione originale.
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Se sei interessato a effettuare questa operazione, puoi saperne di più sul tuo caso particolare con ARS a questo indirizzo e-mail o all’indirizzo www.arstrialparts.com
Testo: David Quer & Jose Vicente Franqueira / Foto: David Quer

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