Il pilota del Campionato del Mondo di Motocross, Jonathan Barragán, è stato denunciato da Seprona mentre iniziava una sessione di allenamento all’interno di un cumulo di rifiuti, che ha provocato l’indignazione di piloti e tifosi, che assistono impotenti a grandi personaggi mondiali, che ricevono premi, applausi e spostano soldi, non possono svolgere il loro lavoro o allenarsi con dignità per essere all’altezza di un Campionato del Mondo.
Da
Trialworld
, con il supporto di MX Coach, Asociación LUCHA MOTERA, ROZAS RACING, LEÓN ENDURO ecc…, pensiamo che quello che è successo con Jonathan Barragán sia solo la punta dell’iceberg di un problema che esiste attualmente. Fino a quando non l’hanno raggiunta, quante persone hanno vissuto la stessa cosa? la brutta sensazione di essere perseguitati, denunciati e trattati come criminali per il semplice motivo di allenarsi e praticare sport in campagna. Ovviamente si dà sempre per scontato che il rider agisca con giudizio e non si alleni in un parco protetto, ma in luoghi dove l’impatto ecologico è minimo da parte nostra, come la discarica dove si trovava Jonathan Barragan.
Crediamo che questa sia una buona occasione per rivendicare il diritto di praticare il nostro sport, come dice la Costituzione, nel rispetto degli altri e dell’ambiente, facendo appello al buon senso.
Vogliamo lanciare un appello per organizzare una manifestazione, rivendicando il nostro diritto a praticare il nostro sport, anche per mostrare i problemi che le persone incontrano e l’impotenza che abbiamo di fronte alle diverse istituzioni, che per molto tempo hanno guardato dall’altra parte. Corridori di Coppa del Mondo che rappresentano il nostro paese, atleti, tifosi e persone perseguitate e che si allenano in segreto.
Chiediamo una regolamentazione equa, la creazione di nuove aree e circuiti dove poter praticare il nostro sport in sicurezza.
Vi terremo informati su tutti i progressi e le novità che verranno prodotte in questo senso.
Testo: Trialworld / Fonte: Fran Delfín
